Armi: troppe le scappatoie nel Codice dell'Ue



Una coalizione di 55 Organizzazioni non governative (Ong) europee ha <http://library.amnesty.it/it_news.nsf/viewdoc?OpenForm&ParentUNID=0A09479104DF8D03C1256F1E005360E8>presentato oggi il rapporto "Assumere il controllo: l'opportunità di migliorare il Codice di Condotta dell'Unione europea sui trasferimenti di armi" nel quale segnala che i controlli dell'Ue non sono abbastanza severi da evitare che le armi finiscano nelle mani sbagliate. Denunciano inoltre l'esistenza di molte scappatoie nel <http://www.banchearmate.it/legislazione/europa/europa.htm>Codice di condotta <http://www.banchearmate.it/legislazione/europa/europa.htm>dell'Ue sui trasferimenti di armi e chiedono che venga rafforzato immediatamente.

"Il Codice dellUE è un primo passo, ma è evidente che non sta raggiungendo l'obiettivo di assicurare controlli responsabili sulle esportazioni attraverso l'Europa. Gli stati dell'UE forniscono ancora armi a paesi che violano i diritti umani e soffrono di instabilità interna", ha affermato Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso l'Ue. "L'UE ha buone intenzioni, ma il fatto è che gli Stati membri continuano ad esportare materiale per la difesa quando non dovrebbero. Questo rapporto spiega cosa è necessario fare per prevenire questi abusi", ha aggiunto <http://www.saferworld.org.uk/media/pr300904.htm>Henry Smith di Saferworld. Va ricordato che i Paesi dell'Ue non hanno una legislazione comune sull'esportazione di armi e che l'unica regolamentazione è rappresentata dal Codice di Condotta che, però, non è vincolante.

Fonte e approfondimenti:
http://unimondo.oneworld.net/article/view/95141/1/