«Test nucleare», è giallo in Corea



La Gran Bretagna: chiederemo spiegazioni
«Test nucleare», è giallo in Corea
Ignote le cause di un'esplosione seguita dalla comparsa di un fungo atomico. Ma Seul minimizza. Powell: non ci risulta nulla SEUL - Una gigantesca esplosione nei pressi di una base militare, seguita dalla comparsa di una strana nube a forma di fungo. La notizia, che risale a tre giorni fa, arriva dalla Corea del Nord e ha subito messo in allarme mezzo mondo su un possibile test nucleare del regime di Pyongyang.

L'ESPLOSIONE - Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa sudcoreana Yohnap lo scoppio sarebbe avvenuto verso le 11.00 locali del 9 settembre scorso nella contea di Kimhyongjik, un'area montagnosa nella provincia settentrionale di Yanggang, al confine con la provincia cinese di Jilian, dove risiedono milioni di cinesi di origine coreana e sede di una grande base sotterranea per i test di missili balistici Daepodong a lunga gittata, capaci di trasportare ogive nucleari. Sulle origini della gigantesca esplosione, oltre al primo test di una bomba atomica nordcoreana, le fonti citate dalla Yonhap hanno parlato di un «incidente» in una base missilistica o per altre cause.

LE REAZIONI - Il ministro dell'unificazione nazionale sudcoreano Chung Dong Hyong prima e il portavoce del presidente Roh Moo Hyun hanno subito detto chiaramente che l'esplosione non appare legata a un test nucleare. Il ministro dell'unificazione, parlando con i giornalisti, ha affermato che «non esistono al momento indicazioni su un possibile test nucleare nordcoreano. Stiamo indagando per capire quanto accaduto». Molto prudente s'e mostrato anche il governo giapponese. «Secondo le nostre informazioni e le nostre convinzioni, i nordcoreani non hanno compiuto alcun test nucleare», ha affermato il segretario di stato americano Colin Powell, «e quello che è accaduto, e di cui tanto si parla oggi, non permette di affermare che Pyongyang sia pronta o meno a farne uno». Un responsabile del servizio meteorologico della città russa di Vladivostock, 150 km a nord est della zona dove è avvenuta l'esplosione, ha reso noto che non si sono registrati aumenti del livello di radioattività nell'atmosfera. Il vice ministro degli esteri britannico Bill Rammell, in visita a Pyonyang, ha detto che chiederà «spiegazioni immediate e urgenti» sulla misteriosa esplosione.

IL PIANO COREANO - La tensione comunque è alta in Estremo Oriente. La Corea del nord, che è sospettata di piani nucleari segreti con il plutonio e l'uranio arrichito, ha più volte minacciato di
mostrare al mondo l'efficacia del suo deterrene nucleare e negli
ultimi dieci giorni la Corea del sud ha dovuto ammettere che in
passato i suoi scienziati hanno condotto test con il plutonio e
l'uranio arricchito.


12 settembre 2004
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/09_Settembre/12/corea.shtml