Quirra, perizia di parte del sottosegretario Cicu



Comitato sardo Gettiamo le Basi

 26 luglio 2004

Oggetto: perizia di parte sulla "Sindrome di Quirra" dell'onorevole Cicu.

Non entriamo nel merito del Rapporto presentato dai tre ricercatori delle
università di Siena e Cagliari, una ristrettissima equipe, è bene
ricordarlo, scelta dal ministero della Difesa in base a criteri non
trasparenti e non discussi democraticamente. Attendiamo i necessari
controlli da parte della comunità scientifica indipendente su metodologie
di ricerca, tipo di analisi,
laboratori utilizzati e congruità delle conclusioni.
Ci limitiamo ad osservare che la "perizia di parte" presentata dal
sottosegretario Cicu esplora solo una pista di ricerca trascurando un
approccio multidisciplinare. Si è evitata un'indagine a tutto campo per
individuare le cause della "strage
di Quirra-Escalaplano".
I dati, emersi fin dai primi mesi del 2001, parlano con drammatica
chiarezza: Poligono Interforze Salto di Quirra, 11 militari colpiti dal
cancro; Quirra, frazione di Villaputzu, 150 abitanti, 20 persone divorate
da tumori al sistema emolinfatico, Escalaplano, 2.600 abitanti, 12 bambini
nati con gravi alterazioni genetiche. Sono ancora imprecisati i numeri
della strage negli altri paesi confinanti con l'immensa area militare,
ancora non quantificati i numerosi casi di aborti spontanei e feti
malformati tra gli animali.

Non spetta a Gettiamo le Basi individuare per quale motivo nelle zone
coinvolte dai giochi di guerra del poligono si muore di
leucemia e si nasce con alterazioni genetiche. Da anni esplicitiamo i
nostri sospetti che vanno dal "normale" inquinamento da poligono, rilevato
in numerose aree militari sparse nel pianeta (uranio, arsenico, piombo,
cadmio, mercurio,
zinco, idrocarburi ecc. ), all'elettrosmog degli imponenti impianti radar e
dei sistemi missile-antimissile Hawk e Samp, ai nuovi e sconosciti
materiali oggetto di esercitazioni e sperimentazioni da parte delle Forze
Armate e delle multinazionali delle armi, affittuarie in pianta stabile del
poligono. Da anni chiediamo di sapere dove l'Italia ha smaltito, ammesso
che abbia
smaltito e non illegalmente stoccato come hanno fatto gli Stati Uniti, le
armi chimico biologiche messe al
bando con i Trattati internazionali del 1972.

Pur prendendo momentaneamente per buono il risultato della perizia di parte
prodotta dal ministero della Difesa, appare del tutto evidente che nulla è
stato chiarito. Il buio regna sovrano sulle cause della "sindrome di
Quirra-Escalaplano".
Un'unica nota positiva: parrebbe che finalmente persino gli Esperti e le
Autorità competenti abbiano scoperto l'acqua calda, cioè che l'arsenico,
come i medici ben sanno da secoli, non provoca né le alterazioni genetiche
né i tumori al sistema
emolinfatico che stanno sterminando militari e civili.

Condividiamo le belle enunciazioni di principio del ministro alla Difesa,
Antonio Martino: "E' interesse della Difesa che gli episodi vengano
chiariti in modo soddisfacente altrimenti la nostra credibilità verrebbe
intaccata".
Queste parole sono state pronunciate nel marzo 2002. Oggi dopo due anni,
due lunghi anni scanditi da un tragico stillicidio di malattia e morte, il
ministero alla Difesa presenta una perizia di parte che escluderebbe una
delle cause sospette ventilate, il sottosegretario Cicu con precipitosità
sospetta si affretta a dichiarare che non c'è nessun inquinamento,
autoassolve il ministero alla Difesa e scarica eventuali altre indagini
alla ASL. Si ripete la sceneggiata del marzo 2002, in un rimpallo senza
fine di ambiti di competenza e responsabilità la patata bollente viene di
nuovo rinviata alla Asl 8, artefice del famoso flop dell'arsenico a lungo
entusiasticamente sostenuto dal Sottosegretario. Come un disco incantato
l'onorevole Cicu ripete le solite  dichiarazioni di buoni intenti date in
pasto all'opinione pubblica da ormai tre anni: "Il rispetto della salute e
dell'ambiente è un obiettivo prioritario della Difesa e questo va
dimostrato con atti certi, concreti e inoppugnabili che accertino la verità
nell'interesse e per la tranquillità dei cittadini di Quirra e dei militari
(1/3/2002). E' giusto continuare ad approfondire. Mi impegno perchè si
diano ai cittadini tutte le risposte che attendono da anni (26/7/04)".
Basta con le promesse di verità e chiarezza! Basta con le indagini infinite
che non indagano!
Fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente
spiegazione della "Sindrome di Quirra-Escalaplano", in base al buon senso e
in base all'elementare principio di precauzione, s'impone l'immediata
sospensione di tutte le attività del poligono della morte Salto di Quirra.


Comitato sardo Gettiamo le Basi
Per il comitato
Mariella Cao
tel 070823498 -- 3386132753