dalla regione sarda tendenza a sottovalutare il problema alla maddalena



 dalla  nuova del   8\52004


Torio sull'Hartford? Masala teme strumentalizzazioni

 OLBIA. «Sorpreso». Reagisce così il presidente della Regione Italo Masala,
di An, alle affermazioni dello scienziato del Cnr Francesco Polcaro sulla
presenza di sostanze radioattive alla Maddalena, a causa dell'incidente al
sottomarino Hartford, avvenuto nell'ottobre 2003. Sorpreso «perché - fa
scrivere in una nota stampa della presidenza - si riapre una questione già
ampiamente elaborata e approfondita anche recentemente nelle sedi
istituzionali, da soggetti di assoluta affidabilità sia sul piano
scientifico che professionale». Il tutto alla vigilia di una conferenza
stampa del sindaco Giudice.
 «Mi auguro - è scritto ancora nella nota diffusa da Masala - che il
professore abbia preso visione dell'ampia documentazione presentata
ufficialmente alla Regione e a disposizione di coloro che intendano
approfondire l'argomento. Non sono un tecnico e non mi avventuro in
valutazioni di carattere scientifico, mi limito ad osservare che tesi come
quelle sostenute dal professor Polcaro andrebbero soppesate e presentate
nelle sedi opportune prima di diffonderle sulla stampa col rischio che
vengano in qualche modo travisate o strumentalizzate».
 Insomma, sulla Maddalena, sul possibile inquinamento radioattivo provocato
dalla presenza nell'isola di sottomarini a propulsione nucleare della marina
degli Stati Uniti, è ancora polemica. Settimane fa, "bruciando" sui tempi un
'iniziativa analoga assunta dal sindaco della Maddalena Rosanna Giudice, di
An, il presidente della Regione aveva, dati ufficiali alla mano, rassicurato
l'opinione pubblica. E' tutto in regola, non c'è radioattività fuori dalla
norma alla Maddalena, gli americani non c'entrano: questo il messaggio
lanciato dalla Regione.
 Ieri, invece, la sorpresa. «Il torio radioattivo 234 trovato nelle acque
dell'arcipelago della Maddalena durante le indagini straordinarie di
monitoraggio della radioattività, effettuate da Apat, Icram e Arpas dopo i
rilevamenti del centro di ricerca francese, Criirad, è il combustibile dei
sottomarini statunitensi che hanno la loro base nell'isola di Santo
Stefano». A rivelarlo era stato lo scienziato del Cnr Francesco Polcaro.
Primo ricercatore del Cnr, Polcaro, secondo quanto aveva reso noto il
Comitato Gettiamo le Basi, aveva fatto una ragionamento diverso sulla
radioattività: «I sottomarini statunitensi a propulsione nucleare della
classe Los Angeles, quelli che abitualmente transitano e sostano alla
Maddalena usano come combustibile per il reattore nucleare una miscela
contenente anche il torio 234. Il Torio è certamente un elemento presente in
natura, ma non si può assolutamente escludere che l'elevatissima
concentrazione di torio 234, rilevata da analisi di diversa fonte, sia
conseguenza diretta dell'incidente del sottomarino a propulsione nucleare
Hartford, che appunto ha un reattore nucleare che usa un combustibile
contente Torio, e ancora meno che essa sia il prodotto dell'accumulo nel
tempo delle attività della base Usa».
 E martedì, alla Maddalena, conferenza stampa del sindaco sui dati relativi
alla radioattività.