carovana dela pace in sardegna nuova sardegna del 11\3\2004



CAROVANA DELLA PACE

Dal Sulcis fino a Roma via Olbia
Ieri il via dalla piazza di fronte alla base Nato di Decimomannu
Tante bandiere arcobaleno per dire no a tutte le guerre





 DECIMOMANNU. Bandiere arcobaleno al vento sulle strade dell'isola per
ribadire il rifiuto totale a ogni guerra. La «Carovana sarda per la pace» si
è mossa ieri mattina dallo spiazzo antistante l'ingresso della base aerea
Nato di Decimomannu per proseguire poi, nella prima tappa, alla volta di
Domusnovas, dove è ubicata la fabbrica di ordigni bellici Sei, e infine
Teulada, davanti ai cancelli del Reggimento Corazzato Cauc. Qui i pacifisti
hanno incontrato decine di pescatori sulcitani che da non si sa più quanti
anni contestano le limitazioni imposte dalla presenza militare del Cauc all'
attività della pesca nel golfo teuladino. Tappa finale sarà Olbia (il 19
marzo), da dove i pacifisti sardi partiranno in nave alla volta di
Civitavecchia e quindi Roma per partecipare il giorno 20 alla grande
manifestazione indetta per la «Giornata mondiale contro la guerra»,
organizzata dalle associazioni pacifiste internazionali nella ricorrenza
dell'anniversario dell'attacco all'Iraq.
 Alla Base Nato di Decimo si è ritrovato per la partenza il nucleo promotore
della carovana («gli altri si aggregheranno strada facendo»): Franco Uda,
responsabile regionale dell'Arci, Giancarlo Nonnis, della «Tavola sarda per
la pace», Ugo Atzori, del Cagliari Social Forum, e Paola Ugo, della Rete
Lilliput. Un centinaio di persone hanno voluto portare con la loro presenza
al momento della partenza della carovana un segnale di condivisione e di
sostegno. Solo due, invece, i politici presenti: Luigi Cogodi e Velio Ortu,
consiglieri regionali di Rifonadazione comunista. La Cgil regionale ha
divulgato nel pomeriggio un breve comunicato di adesione alla mobilitazione
pacifista, «per esigere il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione e il
ritiro delle truppe italiane dall'Iraq».
 Prima di lasciare la base aerea di Decimo, il perchè della marcia pacifista
itinerante nell'isola è stato illustrato da Paola Ugo: «L'idea è quella dell
'incontro nei territori locali, nelle città e nei luoghi delle lotte e dei
movimenti di questi mesi, tra i soggetti che vogliono partecipare alle
iniziative contro la guerra e per rilanciare la generale volontà di pace».
 Fra i fini principali della carovana della pace è quello di non lasciar
cadere la tensione sulla mozione approvata dalla Camera dei deputati lo
scorso 26 febbraio sulla riqualificazione dell'installazione militare Usa
nelle isole di Santo Stefano e La Maddalena. «E' questa - ha sottolineato
Paola Ugo - l'ennesima dimostrazione del mancato rispetto da parte degli
organi di governo delle volontà e delle indicazioni espresse dalle
popolazioni, dalle istituzioni e dalle rappresentanze locali della Sardegna
e di La Maddalena in particolare».
 Oggi la carovana della pace sarà a Cagliari per manifestare, dopo un
incontro-dibattito sui temi della guerra con gli studenti della facoltà di
Scienze politiche, sulla banchina militare del molo Ichnusa dove sono
attraccate sei unità navali della Nato. Alle 16 raccolta di firme per la
pace nel mondo davanti al cine-teatro Alfieri e intervento di un
rappresentante dei pacifisti nel dibattito sui temi dell'informazione
organizzato da Articolo 21, con la partecipazione di Michele Santoro,
Giuseppe Giulietti, Paolo Serventi Longo e Franco Siddi, sgretario e
presidente della Fnsi. Domani tappe alla base missilistica di Perdasdefogu e
al poligono di Quirra (domani), quindi Laconi (sabato), Capo Frasca e
Oristano (domenica).
Luciano Onnis