11/12 Arezzo: APPELLO ADESIONE MANIFESTAZIONE



Questa è la versione definitiva del documento redatto dal Comitato
Spontaneo "Solo Aquiloni nel Cielo di Maremma. Su questa piattaforma
cerchiamo le vostre adesioni alla costruzione della giornata di giovedì 11
dicembre. Vi chiediamo di inviare a questo indirizzo e-mail
soloaquiloni at tiscali.it le vostre adesioni sia a titolo personale che come
Associazione, Partiti, Movimenti.



Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni. Tel. 0564-417751 (Arci
Grosseto), 333-4949539 (Simone).



"Solo Aquiloni nel Cielo di Maremma"



Gli Eurofighter, caccia monoposto bireattori dotati di sistemi per il
bombardamento a bassa quota,  arriveranno a Grosseto dove verrà ospitata
una scuola di addestramento per i piloti dei nuovi velivoli.

Così, mentre in Toscana ed in altre parti del Paese si riducono le servitù
militari, la nostra Provincia già pesantemente occupata da caserme ed altre
strutture, subirà una ulteriore e pesante militarizzazione del territorio.



In particolare le piste di atterraggio e decollo dell'aeroporto Baccarini,
dopo investimenti di oltre 120 miliardi, essendo concepite per i soli scopi
militari, sono risultate incompatibili con l'attività di volo civile
affossando sul nascere le prospettive di sviluppo dello scalo grossetano
universalmente ritenuto vitale per lo sviluppo dell'economia locale.

Da parte nostra non vi è quindi una opposizione solamente etica, basata
sulla convinzione irrinunciabile che solo la politica e gli strumenti di
pace possono garantire la sicurezza dei popoli, ma vogliamo anche
evidenziare il contrasto tra la presenza a Grosseto degli Eurofighters e la
vocazione ambientale della nostra terra.

La Maremma  non è solamente un prodotto da offrire ai turisti, ma anche
l'opportunità per uno sviluppo sociale ed economico fondato su equilibrate
relazioni tra le persone e con l'ambiente.



Come può il Cavallino Rampante del "4° Stormo", con l'inquinamento da
rumore che porta con sé, affiancarsi all'idea di pace e di naturalità
dell'ambiente che è oggi la nostra prima risorsa economica? Come può
coniugarsi con il cavallo maremmano delle ippovie?



L'individuazione dell'aeroporto grossetano come scuola di volo dei nuovi
aerei e come uno dei nuovi centri nevralgici del sistema militare europeo
fa invece della nostra terra un possibile crocevia di ogni guerra e ne
incrementa lo sviluppo subalterno esclusivamente basato sulla rete
commerciale.



Questa scelta è passata sopra le nostre teste come su quelle di tutti gli
altri cittadini e, nonostante le continue richieste del MSF e in barba al
"Distretto Rurale d'Europa", gli Enti Locali e la stragrande maggioranza
delle forze politiche non hanno saputo esercitare alcuna autonomia nei
confronti del governo centrale e nemmeno si sono sentiti in dovere di
aprire nelle sedi opportune anche soltanto la parvenza di un dibattito
democratico.



Oggi si aggiunge al danno la beffa.



Schumacher, sulla sua Ferrari, ed un astronauta italiano, alla guida di un
caccia bombardiere in decollo, gareggeranno sulla pista di atterraggio
rievocando l'impresa, risalente agli anni '30, di Tazio Nuvolari contro il
monoposto da combattimento Caproni 100.

Si intende così celebrare l'evento dell'arrivo degli Eurofigther (EFA 2000)
con una kermesse nazional-popolare di pessimo gusto condita con riferimenti
storico culturali perlomeno inquietanti e sperperando altri soldi pubblici.



Il tentativo è chiaro ed è quello di utilizzare la passione sportiva, la
notorietà di un personaggio famoso e la curiosità della gente per far
digerire il dirottamento di risorse ingenti (oltre 1500 miliardi di lire)
necessari per i 121 aerei destinati alla aviazione italiana, soldi che
sarebbe stato certamente meglio destinare a possibili spese sociali, alla
sanità, all'istruzione e all'assistenza piuttosto che all'economia di
guerra.

 E' chiaro che si spera in questo modo di nascondere dietro le "maraviglie
tecnologiche" il fine ultimo di un caccia-bombardiere incapace di spegnere
un incendio o di prestare un soccorso, ma capace soltanto di seminare morte
e distruzione in un raggio di oltre 3000 Km di distanza.



Questa operazione mediatica è cinica ed inopportuna e va contestata con
fermezza proprio oggi nel momento in cui la guerra sembra irrompere nel
nostro orizzonte ed occuparne ogni lato, oggi in cui appare sempre più
urgente e necessario il coraggio di una posizione etica forte che rifiuti
la scelta tra morire ed uccidere, che   rivendichi per sé e per gli altri
il diritto a vivere.



La guerra ed i suoi strumenti non possono essere trattati come un gioco,
non possono essere esibiti con compiacimento.



La guerra è sempre e comunque una sconfitta dell'umanità che mette a nudo
una stortura, un errore totale, un vizio ricorrente e così tragicamente
attuale nella storia dell'uomo che richiede una assunzione di
responsabilità lontana dai tatticismi e dai sottili distinguo.



 Per questo manifesteremo, lo faremo pacificamente (nonostante qualcuno
speri diversamente) ma con tutta la fantasia e la creatività di cui siamo
capaci, opponendo la nostra voglia di vivere e di amare all'ipocrisia di
chi pensa che la guerra possa essere umanitaria, che possa prevenire il
terrorismo, che le bombe possano essere intelligenti, che le missioni di
pace si conducano in armi in un paese in guerra, che aerei capaci di
portare lontano fino ad otto tonnellate di bombe siano armi di difesa.



Il dibattito che si è dispiegato in questi giorni dopo Nassirya è stato
l'ennesimo tentativo di oscurare queste ragioni, di nasconderle dietro un
falso patriottismo per far passare l'idea di una normalità della guerra,
sotto la retorica dell'eroismo celebrata alle spalle di chi è morto.



Per noi non ci sarebbero state né quelle né altre vittime.



L'11 Dicembre manifesteremo per esprimere il nostro dolore per le 19
vittime italiane cadute in Iraq, ma pensando anche al dolore di chi è più
lontano da noi, decine, centinaia e migliaia di altri "ragazzi.. e ragazze"
a volte ancora bambine e bambini mietuti da armi più o meno
tecnologicamente avanzate.





Manifesteremo perché è necessario che non ci si rassegni alla normalità del
quotidiano bombardamento e del quotidiano terrore.

Riteniamo in questo di non essere soli e di non essere una minoranza.
Invitiamo per questo tutti i cittadini di Grosseto a partecipare alle
iniziative organizzate contro l'arrivo degli Eurofighter ed invitiamo anche
coloro che vorranno comunque recarsi all'interno dell'aeroporto a portare
con sé un segno o una bandiera di pace.



Prime Adesioni:



Arci Nuova Associazione Grosseto

Collettivo Studentesco Laika

Giovani Comunist* Federazione di Grosseto

Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Grosseto