(Fwd) Europeisti o militaristi?



Europeisti o militaristi?
"Europa sociale" non "Europa militare", la Costituzione Europea ripudi la 
guerra

Oggi, 7 giugno 2003, il Presidente del Consiglio On. Berlusconi, i ministri 
Bossi e Maroni, saranno sulla pista di Venegono per assistere al roll-out 
dell'addestratore armato M346 di Aermacchi.

L'azienda spera che l'M346 possa diventare l'addestratore militare europeo, e 
l'"europeista" On. Berlusconi è qui per sottolineare l'appoggio del governo 
alle aspirazioni aziendali: Aermacchi sarà leader di Eurotrainer (600 
velivoli in 25 anni per 15 milioni di dollari l'uno)?

Già, ma per quale motivo gli altri Paesi europei dovrebbero dire di si al 
Governo italiano, quando lo stesso ha detto di no, ad esempio, al velivolo da 
trasporto militare europeo Airbus A-400M a favore del C-130J (22 aerei per 23 
milioni di dollari l'uno), oppure ha detto di no al francese meno costoso 
Mirage 2000 a favore dello statunitense F16 "rigenerato" (34 velivoli per 
circa 800 milioni di euro in 10 anni), o, ancora, ha accettato di entrare nel 
programma Usa per la produzione del JSF Joint strike Fighter (probabilmente 
per 150 velivoli al costo unitario di 38 milioni di dollari più il versamento 
di un miliardo di dollari a fondo perduto), concorrente dell'europeo EFA 
European Fighter Aircraft "Typhoon", cui per altro anche l'Italia partecipa 
con l'opzione di acquisto di 120 velivoli? Gli altri paesi europei 
dimenticheranno facilmente la sensibilità italiana alle intimazioni del 
sottosegretario alla difesa, Paul Wolfowitz, che indicava gli Usa essere 
contrari allo sviluppo del sistema europeo indipendente di navigazione 
satellitare civile e militare Galileo?

Come potranno Paesi europei, come la Francia, la Germania, il Belgio, la 
Grecia, ecc., dimenticare che il nostro Paese ha appoggiato gli Usa nella 
loro illegale guerra preventiva ed infinita per l'occupazione dell'Iraq 
contro il diritto internazionale e l'Organizzazione delle Nazioni Unite? 
Certo lo ha fatto con Gran Bretagna e Spagna, ma contro una posizione che si 
era andata costruendo in Europa, e che esprimeva la posizione maggioritaria 
dell'opinione pubblica europea e mondiale, che voleva evitare di buttare a 
mare l'unica organizzazione preposta a risolvere le controversie 
internazionali l'Onu, scongiurando una guerra che poteva avere conseguenze 
catastrofiche, che ha avuto il suo carico di sofferenze ingiustificate, che 
potrà avere conseguenze durature per l'odio ed il rancore che ha seminato e 
che potrà sfociare in nuove iniziative terroristiche, le quali 
"giustificheranno" nuove azioni militari in una spirale senza fine?

Perché questa sollecitudine ad appoggiare tutti i programmi di riarmo e gli 
interventi militari e non invece le iniziative per fare dell'Europa un 
gigante del diritto internazionale, della sollecitudine sociale e della 
corretta cooperazione internazionale? Perché Berlusconi ed il suo Governo non 
si fanno paladini dell'introduzione nella "Costituzione Europea" del rifiuto 
della guerra come mezzo di offesa nei confronti degli altri paesi e come 
strumento per risolvere le controversie internazionali? Perché il nostro 
governo non rinuncia ai concetti strategici, espressi nel 1991 nel Nuovo 
Modello di Difesa, che vogliono l'Italia dover intervenire militarmente 
ovunque nel mondo per la "difesa" degli "interessi" dei "paesi 
industrializzati"?

Perché membri del nostro Governo, mentre chiedono a gran voce lo 
smantellamento dei pilastri della sicurezza sociale (pensioni, sanità, ecc.) 
per rispondere più adeguatamente agli impegni di Maastricht chiedono di 
esentare da quegli stessi vincoli le spese della difesa, che si è previsto 
aumentino sempre di più (siamo a circa 20.000 milioni di Euro, senza contare 
le voci "nascoste")?

Come è possibile non ci si accorga che il livello di spesa militare raggiunto 
dagli Stati Uniti (400 miliardi di dollari oggi, oltre 500 miliardi/anno nel 
2009) e quello raggiunto dai vari Paesi europei (circa 250 miliardi di 
dollari annui) siano uno scandalo, rappresentando circa i 3/4 della spesa 
bellica mondiale, nei confronti dei più acuti bisogni della vasta area della 
popolazione mondiale più povera?

Come si può, ancora oggi, in una situazione nella quale le armi atomiche, 
chimiche e batteriologice potrebbero estinguere l'umanità e cancellare "il 
creato" sul nostro pianeta, farsi dominare dall'assunto patologico che siano 
nuove e più potenti armi a garantirci l'immunità dal "terrorismo"?

Come si fa ad accettare ancora oggi che l'unica pace possibile sia la "Pace di 
Cesare" e del suo impero e non la Pace di una umanità riconciliata?

Come si fa a voler smantellare i limiti ed i controlli sul commercio di 
armamenti italiani (vedi la modifica della legge 185/90) anziché non proporre 
una loro estensione a livello europeo e mondiale?

Come si fa a non volere con tutte le nostre forze che la guerra, e la sua 
preparazione, escano definitivamente dalla Storia umana.

Come si fa a non rispettare i diritti dei lavoratori della Difesa, evitando di 
scaricare su di loro le responsabilità di commerci di morte, evitando di 
renderli partecipi della realizzazione di strumenti militari volti non alla 
difesa ma al dominio imperiale, realizzando le condizioni per la 
diversificazione e riconversione al civile?

L'M346 è il frutto della collaborazione tra ex "nemici" per una guerra contro 
nuovi "nemici", sia ben inteso i "nemici" esistono, ma la preparazione della 
guerra non risolve davvero i problemi, solo il dialogo può e deve condurre 
alla pace, alla giustizia, alla libertà duraturi.

Sarebbe stato meglio festeggiare l'esito di una collaborazione Italia-Russia 
per la realizzazione di un velivolo civile all'idrogeno, una collaborazione 
che era possibile già 12 anni fa e che oggi avrebbe dato i suoi frutti per il 
bene vero della collettività.

Per la Pace:
adesioni
Aprile, A.R.C.I., Basta Guerra (Mi), CUB, Donne in Nero, Gallarate Social 
Forum, L'Albero di Antonia, Laveno Social Forum, Licdam, Lilliput (Va), 
Lilliput (Venegono), Peacelink, Rifondazione Comunista, PdCI, Valle Olona 
Social Forum, Varese Social Forum, Versitudine (Bo)

07.06.03 Ciclostilato in proprio



-- 
francesco iannuzzelli    francesco at peacelink.org
associazione peacelink   http://www.peacelink.it