Fwd: Le leucemie provocate dall'uranio




----------  Forwarded Message  ----------

"Le leucemie provocate dall'uranio"
Una commissione scientifica
smentisce la relazione Mandelli


ROMA. La notizia non è ancora ufficiale, ma sembra che la prima
tranche di analisi effettuate sulle cellule tumorali dei soldati
italiani, ammalatisi dopo essere stati in missione nei Balcani, abbia
dato un responso agghiacciante: ci sono tracce di metalli pesanti.
Sarebbe la prova che la "sindrome dei Balcani" è provocata
dall'uranio impoverito. La scoperta è stata fatta da un'équipe
guidata dalla professoressa Maria Antonietta Gatti del dipartimento
di neuroscienze dell'università di Modena e Reggio Emilia.

----------------------------------------------------------------------

Le cellule tumorali, prelevate dai militari ammalatisi di cancro dopo
avere partecipato alle missioni nei Balcani, sono state esaminate con
una tecnica innovativa: macroscopia elettronica a scansione e
microanalisi a raggi x». Ebbene, i risultati sarebbero univoci. Cioé,
sui tessuti esaminati il responso è stato sempre lo stesso. Dodici
volte su dodici.
L'indagine commissionata dall'Osservatorio per la tutela dei
militari, presieduta dal maresciallo Domenico Leggiero, smentirebbe
in modo clamoroso le conclusioni alle quali era arrivata la tanto
contestata commissione Mandelli. Una commissione che, pur ammettendo
l'alta incidenza di tumori del sistema emolinfatico tra i militari
italiani nei Balcani, aveva sempre escluso un nesso con l'uranio
impoverito.
La percentuale statistica dei linfomi e delle leucemie riscontrata
dall'équipe scientifica fa veramente paura. Si parla infatti di un
aumento del 300% sulla media statistica nazionale. Ma a parlare sono
soprattutto le analisi. Nelle sezioni dei linfonodi esaminati sono
state infatti trovate tracce di silicio, sodio, magnesio, alluminio,
rame e mercurio». In alcuni casi, sono state trovate anche tracce di
uranio. «Tali detriti - scrivono gli scienziati - sono sicuramente di
natura esogena». Cioé, sono elementi che portano a ipotizzare la
vicinanza dei soldati a esplosioni che poi li hanno "condannati" alla
malattia e, qualcuno, anche alla morte.
Si legge ancora nella relazione: «Il microambiente bellico creato da
armamenti che innescano un'alta temperatura d'esplosione è
caratterizzato da detriti di nuove leghe, che sono il risultato di
nuove fusioni tra elementi provenienti sia dall'armamento e sia dal
bersaglio». Viene anche ipotizzato che questi elementi «inquinanti
siano stati respirati, oppure ingeriti qualora siano stati mangiati
ortaggi e frutta non debitamente detersi su cui tale polvere si era
depositata». L'Osservatorio per la utela dei militari ha chiesto un
risarcimento di cinque milioni di euro per ogni soldato colpito
dall'uranio impoverito.
«La relazione scientifica - ha dichiarato Leggiero - conferma le
nostre teorie, ovvero che i nostri ragazzi si sono ammalati perché
impiegati con superficialità e impreparazione dai vertici politici e
militari».
Forse, sulla questione dell'uranio, si è arrivati a una svolta.

-------------------------------------------------------