I programmi spaziali militari italiani



Si e' svolta lo scorso 24 marzo un'audizione alla Camera del VAST (Comitato 
per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche) nella quale si è fatto 
il punto sui programmi spaziali italiani e europei, anche alla luce della politica 
dell’Unione Europea nel campo della difesa e della sicurezza (PESD).

All'audizione alla Camera erano presenti il direttore generale dell'ESA (Agenzia 
Spaziale Europea) Antonio Rodota' e il presidente dell'ASI (Agenzia Spaziale 
Italiana) Sergio de Julio.

Come avevamo gia' segnalato nello scorso dicembre 
(http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/eserciti/spazio/esa.shtml)
l'Agenzia Spaziale Europea aveva diffuso un rapporto nel quale invitava ad una 
maggiore presenza di interessi militari nei programmi spaziali europei.

Raccogliendo l'invito dell'ESA, l'on. Umberto Giovine (Forza Italia) ha invitato a 
seguire l'esempio statunitense, dove la collaborazione tra Nasa e Department of 
Defense e' molto stretta, proprio per la realizzazione dei progetti militari.

In particolare e' stato citato il progetto di navigazione satellitare "Galileo", per il 
quale è stata approvata in Italia una legge di finanziamento per circa 600 
miliardi di lire e che recentemente ha avuto l’ok della Commissione UE per il 
passaggio alla seconda fase.
Questo progetto, secondo l'on. Giovine, e' di fondamentale importanza per la 
realizzazione del programma statunitense di difesa missilistica NMD.

Si tratta di una serie di gravissime afffermazioni, in quanto appare evidente 
l'intenzione di convertire progetti scientifici a scopo civile in militare, nonostante 
gli stessi enti che li gestiscono siano da statuto previsti solo per scopi civili 
(come l'ESA).

Inoltre lo "scudo spaziale" made in USA, dove lo chiamano National Missile 
Defense, non e' ancora ufficiale (sebbene sia gia' cospicuamente finanziato), 
anche perche' rappresenta una violazione dei trattati ABM sui missili balistici, 
tantomeno si e' pronunciata l'Unione Europea sulla propria disponibilita' alla 
realizzazione, tantomeno l'Italia.

Affermare che i progetti spaziali civili italiani possono essere riutilizzati per un 
progetto militare spaziale statunitense, destinato per di piu' a creare un 
pericoloso scenario e una nuova corsa agli armamenti, e' un chiaro segnale 
delle intenzioni militariste presenti all'interno delle agenzie governative e delle 
commissioni parlamentari.

Ciao 
Francesco


Fonte: Analisi Difesa n.13



francesco iannuzzelli   francesco at href.org
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