a Taranto si e' "giocato" alla guerra



Ciao a tutti!
Con il titolo "In Mar Grande si e' giocato alla guerra" il Quotidiano di
Taranto ha dato un resoconto della spettacolare esercitazione di sbarco
anfibio che la Marina Militare ha effettuato il 5 maggio di fronte al
ministro della Difesa Sergio Mattarella. Il tutto ambientato nella
splendida cornice dell'isola di San Pietro, poche miglia al largo di
Taranto, nel mar Grande.
L'esercitazione avrebbe dovuto stupire i giornalisti con effetti speciali,
spingendoli a considerazioni di orgoglio patriottico. E invece in una
giovane giornalista questa "guerra" nella stupenda isola di San Pietro,
Sabrina Esposito, ha probabilmnte provocato l'effetto opposto. L'acqua
limpida del mare, dopo la "guerra simulata", si era intorbidita e coperta
di sostanze oleose. Le bombe esplose, gli spari, la concitazione e il
fragore della guerra "finta" ha simulato fin troppo bene il dramma della
guerra "vera".
E poi: se il nostro ministero e' della "Difesa" perche' addestra i suoi
militari in operazioni di attacco?
E cosi' sono stato intervistato per sapere cosa ne pensassi.
Ho detto che uno sbarco anfibio e' un'operazione di attacco.
L'esercitazione sarebbe dovuta avvenire al contrario: per addestrare a
difendere la costa, non ad espugnarla. La Costituzione prevede la difesa
del suolo nazionale, non la conquista di altre coste.
Sarebbe logico addestrare le Forze Armate per operazioni di respingimento
di attacchi. E invece sotto gli occhi del ministro della "Difesa" e'
avvenuto l'esatto contrario: hanno vinto gli invasori. Ha vinto non
l'operazione difensiva ma l'operazione offensiva.

E allora ecco il titolo che hanno dato all'intervista (Quotidiano 6/5/2000):

LA PROTESTA DI PEACELINK. PER I PACIFISTI "E' STATO VIOLATO L'ARTICOLO 11
DELLA COSTITUZIONE"

In cui affermo, fra le altre cose: "Con le simulazioni di ieri all'isola di
San Pietro si e' ignorato l'articolo 11 della Costituzione, nel quale e'
chiaramente affermato che l'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla liberta' degli altri popoli, cosi' come le operazioni
dimostrative erano chiaramente finalizzate ad un "attacco" e non ad una
"risposta"..."

Sono considerazioni quasi ovvie, non tanto da pacifista quanto da
"fedelissimo della Costituzione".

Ma a quanto pare la Costituzione Italiana ha pochi seguaci in Italia. Per
fortuna in qualche giornalista ogni tanto la guerra rievoca sentimenti di
angoscia.

							Alessandro


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