PROIETTILI ALL'URANIO (interrogazione del sen.Semenzato)



                      KOSSOVO - PROIETTILI ALL'URANIO
                    E' EMERGENZA PER MILITARI E CIVILE


                 Interrogazione del Sen. Stefano Semenzato



Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro degli Affari Esteri
Al Ministro della Difesa



Premesso che

il  7  febbraio  scorso  Lord  Robertson, Segretario generale della Nato ha
ufficialmente  comunicato  al  Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi
Annan  alcuni  dati  sull'utilizzo  di munizionamento all'uranio impoverito
durante le operazioni militari nella Federazione Jugoslava;

secondo  quanto dichiarato dalla Nato, gli aerei A-10 hanno lanciato 31.000
proiettili all'uranio in territorio kossovaro, al confine con l'Albania, in
particolare  lungo  il percorso della superstrada Pec-Djacovica-Prizren, in
un'area oggi controllata dai militari italiani;

31.000  proiettili,  dei  quali  ognuno contiene circa 300 grammi di uranio
impoverito  rappresentano  una  quantità  di  circa 10 tonnellate di uranio
impoverito;

uno studio pubblicato dai Verdi nel mese di giugno scorso stabiliva che già
un  quantitativo  pari  a  un  chilogrammo, equivalente a circa tre-quattro
proiettili  esplosi,  è  suscettibile  di  contaminare  in  forma chimica e
radioattiva   svariate  decine  di  metri  quadri  di  terreno  circostante
all'esplosione,  terreno  che la normativa sanitaria italiana imporrebbe di
transennare e decontaminare;

considerato che:
appare   evidente  che  i  militari  italiani,  i  volontari  civili  e  la
popolazione  residente  risultano  esposti a considerevoli rischi sanitari,
tali da richiedere interventi tempestivi a tutela della loro salute;

per sapere:

se  le  autorità  militari  della  zona  abbiano a titolo precauzionale già
provveduto  a  recintare  tutte  le  aree  in  cui siano evidenti i crateri
scavati  dai  proiettili o si trovino carri armati o altri veicoli militari
colpiti,  a  tutela  dell'incolumità  dei  militari, dei volontari civili e
soprattutto degli abitanti della zona stessa;

se  le  autorità militari della zona abbiano, al fine di tutelare la salute
dei  militari  italiani impegnati in kossovo adottato le misure standard di
protezione NBC(nucleare-batteriologico-chimico);

se  sia stata verificata l'opportunità della permanenza dei civili italiani
nelle zone contaminate ;

come si intenda informare la popolazione kossovara sui rischi connessi alla
contaminazione  da  uranio  impoverito;  con  particolare  riferimento alla
possibilità  che  bambini  giochino  a  ridosso  o addirittura sopra i tank
colpiti;

se  i dati resi pubblici dalla Nato, in relazione alle quantità e alle zone
in  cui  è stato fatto uso di proiettili all'uranio impoverito o altri tipi
di  armamenti  all'uranio  impoverito siano da considerarsi completi o solo
parziali;  in  particolare  se la Nato non  ritenga di dover fornire i dati
relativi al munizionamento all'uranio impoverito   utilizzato  in Serbia.



sen. Stefano Semenzato



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Alessandro Marescotti
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