Re: Lettera di Romano Prodi: "Non ci sono guerre umanitarie"



Il 8 Nov 99, alle 11:32, G.A.V.C.I. scriveva:

> Diffondiamo la seguente lettera di Romano Prodi pubblicata da "Missione
> Oggi" di Novembre perchè ci sembra una presa di posizione coraggiosa di
> una personalità con compiti istituzionali importanti finalmente nella
> direzione di una cultura di pace. Confidando nel fatto che presto gli
> intenti enunciati possano diventare atti concreti dell'attuale Comunità
> Europea, abbiamo inviato al Presidente Prodi i testi delle ultime
> iniziative portate avanti dal GAVCI. Sul sito dell'Associazione è
> presente l'ultimo Appello ai Parlamentari sulla Riforma del Servizio
> Civile con un elenco aggiornato delle firme fin qui raccolte.

Mah, io non ci vedo niente di particolarmente coraggioso nell'articolo
scritto da Romano Prodi. Se quell'articolo fosse stato scritto per, che
so, il 'Sole 24 Ore' o il Corriere della Sera, forse sarebbe stato un atto
di coraggio.

Cosi', mi sembra soltanto - mi piacerebbe molto sbagliarmi - un ulteriore
episodio del malcostume per cui un bravo politico sa dire, in ogni
occasione, le parole che meglio si adattano al particolare uditorio che ha
di fronte in quel momento.

Stiamo attenti ragazzi: una cosa e' cogliere e valorizzare anche i piu'
piccoli segnali positivi, un'altra farsi incantare da chi predica bene e
razzola male. Non facciamoci infinocchiare come e' successo neanche due
mesi fa con l'apparizione di D'Alema alla Perugia-Assisi.

Io sarei felicissimo di sapere che Romano Prodi pensa veramente quello che
ha scritto in quell'articolo, ma prima di incensarlo come 'pacifista
dell'anno' vorrei vedere qualche suo gesto concreto nella direzione
giusta. Per esempio, tanto per non andare lontano, cosa pensa di fare il
Professore riguardo il tema dell'esercito europeo e dell'industria
militare (v. articolo di Lodovisi postato in questa stessa lista da Marco
Trotta)?



Tiziano Tissino
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"La speranza non è ottimismo; e non è la convinzione che ciò che si sta
facendo  avrà successo: la speranza è la certezza che quello che si fa ha
un senso, che abbiamo successo o meno." Vaclav Havel