[Diritti] Stiamo organizzando la Campagna Guantanamo. Ecco il planning in 7 punti



Ieri, con una videoconferenza organizzata da PeaceLink è stata discussa l'organizzazione della Campagna Guantanamo che può essere sintetizzata in sette punti.

1) Scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi perché chieda formalmente al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a nome del governo italiano, la chiusura della prigione di Guantanamo, dove vengono detenute illegalmente e senza prove quaranta persone sospettate di terrorismo e arrestate nell'ambito della "guerra al terrore". Si tratta di una progione che è sorta in violazione delle Convenzione di Ginevra, dove si sono compiute torture e altre pesanti violazioni dei diritti umani. Ai detenuti è negata la possibilità di un regolare ed equo processo.
2) Avviare una raccolta di firme per creare un gruppo di persone attive sulla campagna, raggiungibili da una newsletter, in modo da collegare Guantanamo alla questione complessiva della lotta per la pace e i diritti umani in Afghanistan.
3) Elaborare una strategia nel caso Draghi non risponda. La campagna deve contemplare una nostra richiesta di rispetto dei diritti umani al nuovo governo afghano, in modo da non essere accusati di parzialità. 
4) La campagna può proseguire contattando le ambasciate, ad esempio quella americana, e la Commissione Europea. Scriveremo anche a Joe Biden direttamente, tramite il suo staff, e all'ONU, che ha la responsabilità di ispezionare Guantanamo e fare rapporti sul rispetto dei diritti umani.
5) Lo scopo della campagna è quella di individuare un obiettivo semplice, chiaro, realistico, condivisibile e raggiungibile. E possibile che la chiusura di Guantanamo sia la prima cosa che Biden discuterà con il suo staff ed è importante essere presenti in questo processo. Noi non dobbiamo chiedere solo la chiusura ma anche che vengano processati i responsabili di quelle condotte criminali a Guantanamo, così come chiede Amnesty International.
6) La campagna deve avere lo scopo di fare informazione sull'Afghanistan da un punto di vista diverso, sfruttando storie incredibili come questa: un prigioniero innocente che viene torturato per 14 anni a Guantanamo e poi scrive una favola pacifista ( https://www.peacelink.it/cultura/a/48709.html ). C'è anche un film. Con la Campagna Guantanamo possiamo fare contro-narrazione, contro-informazione e anche cultura.
7) Aspetti organizzativi: alla campagna potranno aderire singoli e associazioni; la campagna avrà come canale di condivisione la mailing list dirittiglobali at peacelink.it a cui sono stati da oggi agganciati alcuni amici che hanno mostrato di condividerla. Inoltre chi vuole può iscriversi alla piattaforma chat.peacelink.org per collaborare in modo più stretto e continuativo. Per iscriversi alla mailing list diritti globali bisogna cliccare qui: https://lists.peacelink.it/sympa/info/dirittiglobali
La raccolta firme partirà nei prossimi giorni: è in preparazione la modalità di raccolta sul web di PeaceLink.

Per contatti: 
Alessandro Marescotti 
email: a.marescotti at peacelink.org