No Tav. Una giornata di ordinaria resistenza



No Tav. Una giornata di ordinaria resistenza

L’appuntamento è alle 17,30 al presidio di Susa. I segusini sono in pista
dalla notte precedente, quando, approfittando delle tenebre e del sonno di
chi per campare deve lavorare, centinaia di poliziotti e carabinieri hanno
accompagnato di soppiatto tre trivelle per l’ennesimo sondaggio politico
in Val Susa.
L’assemblea è veloce veloce. C’è chi vuole andare a vedere da vicino
l’area militarizzata, chi invece opta per il blocco dei mezzi obbligati
dalla polizia ad uscire a Susa.
Sin dalla notte precedente la polizia aveva bloccato la statale 24,
rendendo difficile muoversi agli abitanti di Traduerivi, e chiudendo la
A32 in direzione Torino. I cartelli della Sitaf avvertivano che il blocco
era dovuto ad una fantomatica manifestazione No Tav.
Questa sera i No Tav hanno bloccato davvero i Tir, lasciando passare le
auto e i mezzi di lavoro più snelli. Intorno alle sette e mezza la coda
sulla statale 25 era di quasi undici chilometri.
Intorno alle 19,30 un poliziotto perde la testa e minaccia con la pistola
i No Tav di ritorno dalla visita alle trivelle: alla fine dovrà andarsene
di corsa spinto dalla naturale indignazione dei manifestanti. Il Tg3
trasformerà l’episodio in “aggressione alla polizia”.
I No Tav sono ormai avvezzi alla neolingua dei media e non ci badano più
di tanto.
Intorno alle ventidue la protesta si sposta alla rotonda di Chianocco e,
di lì, all’autostrada. In breve in corrispondenza con le due rampe di
accesso vengono erette barricate poi date alle fiamme.
Per questa notte per il cambio turno i poliziotti di guardia alle tre
trivelle e al fortino/cantiere di Chiomonte dovranno fare il giro lungo,
su e giù dal Sestriere. Intanto la maternità dell’ospedale di Susa è stata
chiusa. Un pezzo di sanità che se ne va, aggiungendosi ai tanti altri
tagliati in quest’ultimo anno. L’ennesimo insulto a chi lotta contro lo
sperpero di risorse pubbliche per finanziare le varie clientele dei
partiti. Di governo e di opposizione. Qualunque sia il governo, qualunque
sia l’opposizione.
La resistenza continua. Ogni giorno.

Prossimi appuntamenti:
Giovedì 15 novembre assemblea contro la repressione nella sala consiliare
del comune di Bussoleno in via Traforo.
Martedì 20 novembre assemblea popolare al Polivalente di Bussoleno.
Mercoledì 1° novembre presidio al tribunale di Torino per la prima udienza
di uno dei processi ai No Tav
Lunedì 3 dicembre manifestazione No Tav a Lyon in occasione del vertice
Monti/Hollande.

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