Re: I: Tassa sul sesso?



L'uscita è indubbiamente una "sparata" di parlamentari però distinguendo da questo vanno anche segnalate alcuni cose. Da anni (penso addirittura in Italia) esistono comitati di prostitute (non parlo di quelle sfruttate, quelle non riuscirebbero ad unirsi) che vogliono periodicamente ribadire i loro diritti e affermano di essere disposte tranquillamente a pagare le tasse (c'è indubbiamente un giro di nero incredibile su questa attività). In altri paesi qualcosa è stato fatto e regolamentato, in Italia certi discorsi (SERI) non sono neanche mai iniziati per la mentalità cattolica imperante. Stiamo quindi per forza parlando di marcio? Se c'è sfruttamento indubbiamente, ma se non c'è il discorso potrebbe essere parecchio lungo... Per capirci: sarò anche un uomo ma non sto ragionando in questo momento da uomo ma cerco di mettermi nei panni di quelle donne che vorrebbero come per altre categorie difendere i loro diritti.

Ciao,
Davide

Il 22/07/2012 14.14, caterina.regazzi at alice.it ha scritto:


    ----Messaggio originale----
    Da: bioregionalismo.treia at gmail.com
    Data: 22-lug-2012 12.33
    A: <undisclosed-recipients:;>
    Ogg: Tassa sul sesso?



    Certi/'parlamentari'/ dicono “Per battere la crisi economica,
    tassiamo le lucciole”....

    Che sarebbe come dire: “pecunia non olet”… quindi in tempi di
    necessità meglio approfittare della corruzione e della prostituzione
    imperante, a tutti i livelli in Italia, legalizzandola e tassandola.

    Il mio cuore trema di fronte alla vilificazione dell’amore implicita
    nella sconcia proposta.

    La piaga della prostituzione è un segnale del malessere di questa
    nostra società e voler guadagnare sulla “malattia” è disumano e
    dimostra uno spirito debole.

    Ammettere che il marcio possa divenire una fonte di reddito…? No...
    Continua:
    http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/07/tassa-sul-sesso-sanare-il-deficit-dello.html