[Resistenza] Saluto all’Assemblea di ALBA



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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
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Milano 29.06.2012

Saluto all’Assemblea di ALBA

Il Partito dei CARC saluta l’Assemblea di ALBA e i suoi partecipanti. L’azione intrapresa da ALBA per la costituzione di un centro promotore di una proposta politica che faccia fronte al disastro e degrado del nostro Paese, una proposta politica che ha al centro la costituzione di un vero e proprio Comitato di Liberazione Nazionale, è positiva. La sosteniamo e invitiamo a sostenerla.
È una strada concreta per fermare la devastazione economica, ambientale e morale in cui ci trascina il sistema finanziario internazionale. Il documento programmatico proposto all’Assemblea dice che “il modello capitalista si sta dimostrando la più pericolosa arma di distruzione di massa mai sperimentata dall’uomo ed i suoi effetti rappresentano le principali minacce con cui la maggior parte della popolazione planetaria è oggi costretta a convivere”. Questa dichiarazione impegna tutti, e quindi anche ALBA, a individuare e costruire un modello nuovo, un altro mondo non solo possibile ma necessario. Solo indirizzandosi con determinazione, scienza e fiducia in questa direzione un soggetto politico è nuovo, ed è punto di riferimento per i lavoratori, per le donne, per i giovani, per tutte le masse popolari del nostro paese. Essere nuovo oggi significa rompere con le regole e le norme di quelli che ci hanno portato in questo disastro, con i programmi dei partiti di centro destra e centro sinistra che si sono alternati al potere degli ultimi 20 anni.
La rinascita economica, politica e morale del nostro Paese è interamente in mano nostra, e si svolge a partire da qui e da ora.
In mano nostra: è completamente fuorviante richiedere a chi ha generato e genera la crisi di porvi rimedio, e credere possa farlo. La soluzione della crisi è e sarà opera delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari, dei sinceri democratici e progressisti che si uniscono non solo e principalmente per fare fronte agli effetti più devastanti della crisi, per parare questa o quella misura, ma che si propongono di mettersi alla testa per costruire un nuovo governo che mette al centro gli interessi dei lavoratori e delle ampie masse, l’ambiente e i beni comuni. Alla situazione di emergenza democratica e sociale bisogna rispondere con misure straordinarie e di emergenza. Noi diciamo che a questione all’ordine del giorno è la costituzione di un governo di emergenza popolare.
Questi soggetti già oggi, cioè a partire da qui e ora, come proposto in una delle mozioni avanzate all’Assemblea, possono unirsi in Comitato di Liberazione Nazionale, in una struttura con caratteristiche di Governo Ombra, che inizia ad agire per conto e a nome delle organizzazioni democratiche e popolari.
ALBA già ha il programma oggi necessario per invertire il corso degli eventi, e può e deve chiamare le altre organizzazioni e movimenti democratiche e progressiste (dalla Fiom, ai Comitati No Debito ai No TAV) a coordinarsi per condurre battaglie e campagne comuni.
Quali proposte? “I livelli occupazionali da “pieno impiego” e un lavoro decente per tutti e tutte, anche per coloro che ne sono esclusi/e …[cose che] possono essere perseguite solo nella prospettiva di una radicale conversione produttiva degli impianti esistenti, indirizzandoli a processi e prodotti compatibili con la salvaguardia dell’ambiente, nei settori portanti di una necessaria conversione ecologica di tutto il sistema economico” Questo dice il documento programmatico.
Le proposte corrispondono alle misure che il Governo di Emergenza, quello che il nuovo Partito Comunista Italiano ha chiamato Governo di Blocco Popolare, adotterà a partire dalla sua costituzione. Le misure sono sei:
1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).
2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.
3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).
4. Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.
5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.
6. Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.


Queste misure pongono le premesse per relazioni sociali nuove, basate sulla partecipazione, la solidarietà, il superamento delle differenze tra donne e uomini, tra giovani e adulti.
L’umanità non ha bisogno di accrescere indiscriminatamente e illimitatamente la produzione di beni e servizi, ma di selezionare quali beni e servizi produrre, di decidere quanti sono necessari per una vita dignitosa di tutti i suoi membri al più alto livello di civiltà oggi raggiunto, di decidere come produrli nel modo più rispettoso dell’ambiente e delle risorse e anzi migliorando l’ambiente del Pianeta, di decidere come ripartire tra i suoi membri il lavoro necessario per la produzione, col risultato che lavorando tutti, tutti avranno tempo ed energia da dedicare anche all’organizzazione, alla progettazione e alla gestione della vita sociale e delle operazioni produttive e no, al controllo sulle attività dei dirigenti e degli organismi (trasparenza), all’istruzione, alla cultura, al turismo, alla ricerca, al divertimento, alle relazioni sociali e al riposo” (Comunicato del Comitato Centrale del nuovo PCI, 8 maggio 2012).
Il Partito dei CARC condivide integralmente le parole del nuovo PCI, e le porta in questo consesso come espressione di una coincidenza di idee tra il nuovo movimento comunista italiano e quanto di meglio ALBA esprime.
Il futuro è integralmente in mano nostra. Dipende da noi, dipende da voi. Ponetevi apertamente come forza di cambiamento, come forza di governo, assumete la responsabilità di attuare quello che è nell’ordine delle cose per fermare la catastrofe che incombe. Sarete così punto di riferimento e avrete l’appoggio e la forza delle migliaia di Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari che si moltiplicano in Italia, che vogliono prendere in mano il loro destino e il loro futuro, che vogliono farla finita con la classe politica putrida, con il clero parassitario la cui cappa incombe sul nostro paese da secoli.
Siamo immersi in una fase storica speciale e ci attendono compiti speciali. Da noi, da voi e da quanti non vogliono soccombere nel fango, nella disperazione e nella miseria dipende il corso che prenderanno gli eventi. Noi auspichiamo che possiate portare all’opera di rinnovamento il migliore contributo, vi auguriamo successo pieno ed esprimiamo la nostra volontà a collaborare e lavorare con voi e con tutti quanti osano sognare e costruire un nuovo mondo.

A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione,
RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE

Cordiali saluti dalla redazione di:
RESISTENZA

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