Riprendere la costruzione dell'unità europea. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici
                il Movimento ha preparato questo documento per la ripresa e il rafforzamento dell'Unione Europea; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi:
Pres. François Hollande, webmestre at www.elisee.fr 

Cancelliera Angela Merkel, internetpost at bundeskanzlerin.de

Pres. Mario Monti, centromessaggi at governo.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Au Président François Hollande

à la Chancelière Angela Merkel

au Premier Ministre Mario Monti

 

Reprendre la construction de l’unité européenne

 

La plus grave erreur qu’on ait commise a été l’abandon de la construction de l’unité politique

de l’Europe. C’est arrivé après le non au référendum  de la France et de la Hollande ;

un fait tellement étrange car il s’agissait  de deux seules nations de l’Union ;

et car l’objet du référendum, la Constitution Européenne, n’était pas connu par le peuple

qui a voté ; il s’agissait plutôt de l’opinion de certains partis politiques ou de certains courants dans les partis.

 

On a cherché à raccommoder les choses par le traité de Lisbonne, mais personne n’y a cru : l’individualisme et le chauvinisme de certains états avait prévalu sur le grand processus historique de l’unification.

Maintenant la crise économique a montré avec évidence tous les inconvénients d’une Europe divisée, où les  états individuels – l’Allemagne par exemple – imposent leur politique ; où

l’on parle avec une facilité folle de la sortie de l’Union d’un ou de plusieurs états, de la

fin de l’euro pour retourner à la monnaie nationale.

Il est évident qu’il y a un esprit destructeur qui veut anéantir la grande entreprise

de construction de l’Union Européenne, 500 cents millions d’habitant, une puissance économique et culturelle incomparable, un esprit de solidarité et de paix, un exemple pour l’humanité entière.

 

On doit reprendre avec force la réalisation d’un état fédéral. C'est-à-dire :

une charte constitutionnelle ;

un parlement qui a le pouvoir de  législation et de décret ;

un gouvernement véritable ;

une politique économique unitaire dans un esprit de solidarité, de soutien du travail, de rédemption de la pauvreté, sur la base du principe de dignité et du droit de la personne humaine, de chaque personne ; où l’on pourra développer peu à peu la socialisation de l’entreprise et la redistribution de la richesse ;

une véritable politique de paix, avec l’abandon de l’armement nucléaire par la France et la Grande Bretagne, l’abandon de la vente des armes, l’abolition progressive de tout armement et le refus absolu de toute guerre. C’est une politique dans laquelle l’Europe doit traiter et convaincre, elle doit porter à la paix oecuménique l’humanité entière.

Lecce, Juin 2012

                                                                             Pour le Mouvement, le Responsable

                                                                                      Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

 

(testo italiano)

Riprendere la costruzione dell’unità europea

 

Il più grave errore è stato qui l’abbandono della costruzione dell’unità politica europea;

che è giunto dopo il no di Francia e Olanda nel referendum sulla proposta costituzionale:

un fatto talmente strano in quanto si trattava di due soli stati dell’Unione:

e anche perché l’oggetto del referendum, la Costituzione Europea, non era conosciuto dal popolo che ha votato; si trattava piuttosto dell’opinione di certi partiti politici o di certe correnti di partito.

 

Si è cercato di riaccomodare le cose col trattato di Lisbona, ma nessuno ci ha creduto:

l’individualismo e lo sciovinismo di certi stati era in realtà prevalso sul grande processo storico dell’unificazione.

Ora la crisi economica ha mostrato con evidenza tutti gl’inconvenienti di un’Europa divisa,

dove i singoli strati – la Germania ad esempio – impongono la loro politica;

dove si parla con una folle facilità della possibile uscita dall’Unione di uno o più stati,

della fine dell’euro per tornare per tornare alla moneta nazionale.

È evidente che qui uno spirito distruttore vuole annientare la grande impresa di costruzione

dell’Unione Europea, 500 milioni di abitanti, una potenza economica e culturale incomparabile,

uno spirito di solidarietà e di pace, un esempio per l’umanità intera.

 

Dev’essere ripresa con forza la realizzazione di uno stato federale, ciò è a dire:

una carta costituzionale;

un parlamento che ha il potere della legge e del decreto;

un vero governo;

una politica economica unitaria in uno spirito di solidarietà, di sostegno del lavoro,

di redenzione della povertà; sulla base del principio di dignità e diritto della persona umana,

di ogni persona; dove a poco a poco si potrà sviluppare la socializzazione dell’impresa e la ridistribuzione della ricchezza;

una vera politica di pace, con l’abbandono dell’arma nucleare da parte di Francia e Gran Bretagna,l’abbandono di ogni vendita delle armi, l’abbandono progressivo di ogni armamento

e il rifiuto totale della guerra.

Una politica in cui l’Europa deve trattare a convincere, deve portare alla pace ecumenica l’umanità intera.