no cie: "Cie di Trapani, urgente bisogno di visita nella gabbia del Vulpitta "



"Oggi, attraverso le sbarre della gabbia decine di mani e braccia si sono protese verso di noi, chiaramente visibili le ferite e le bendature per gli atti di autolesionismo che continuano a verificarsi con la stessa frequenza delle azioni punitive condotte di notte dalle forze di polizia, come hanno urlato i migranti dall’interno del centro. Malgrado il divieto assoluto di ingresso da parte del prefetto, infatti, alle nostre voci ed alle voci di coloro che erano rinchiusi all’interno è stato possibile superare le sbarre e lo schieramento della polizia. Le storie quelle di sempre, ma ancora più tragiche per la certezza che quelle persone che ci stavano parlando avrebbero subito l’ennesima ritorsione, una punizione per avere comunicato all’esterno la loro disperazione, ma soprattutto le condizioni indegne del trattenimento amministrativo, e la violazione dei più elementari diritti della persona. Ma quello che più li feriva era l’atteggiamento di derisione da parte delle forze dell’ordine e degli infermieri nei confronti di chi, come estrema protesta, non aveva trovato altro mezzo che infierire sul proprio corpo o tentare il suicidio."
http://corriereimmigrazione.blogspot.it/2012/04/cie-di-trapani-urgente-bisogno-di.html ( fulvio, 23 aprile )