Continua la persecuzione degli omosessuali. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sulla gerarchia cattolica per la condizione omosessuale che continua ad essere perseguitata; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:

Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va

Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va

Card. Angelo Bagnasco,  sicei at chiesacattolica.it

Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it

Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Romano Pontefice Benedetto XVI

al Card. Tarcisio Bertone

al Card. Angelo Bagnasco

ai Card. Angelo Scola  e Dionigi Tettamanzi  

 

Continua la persecuzione degli omosessuali

 

Nelle scorse settimane alcuni vescovi sono intervenuti pubblicamente contro l’omosessualità come disordine e peccato, cui devono essere negati i sacramenti ecc. Così l’emerito di Pistoia Simone Scatizzi, e quello di Grosseto Giacomo Babini, e prima ancora il vescovo di Troia Francesco Zarrillo. La stampa ne ha parlato ampiamente, e nessuno è intervenuto con una parola chiarificatrice.

 

La dottrina tradizionale, che per due millenni ha emarginato e perseguitato gli omosessuali, parte dal principio di natura, ritenendo che solo l’unione naturale tra i due sessi sia retta, mentre l’omosessualità costituirebbe un peccato contro natura.

La chiesa olandese, già da trent’anni, e altrettanto la chiesa statunitense, al seguito di una ricerca affidata dai vescovi ad una commissione di teologi, ritiene che l’omosessualità sia una condizione, instaurata da un  processo per lo più psicologico, che non ha valenza morale; e nella quale la persona compie, e ha diritto di compiere, la sua integrazione affettiva e sessuale. La quale porta amore nel mondo. In particolare l’unione stabile sottrae questi fratelli al pericolo del randagismo ed è da favorire.

Altre chiese hanno maturato questa posizione, anche se non la proclamano.

 

Il principio di natura non basta a dirimere certe questioni morali; perché la natura talvolta vien meno – come anche nel caso della procreazione assistita – e allora la persona deve intervenire per gestirne le funzioni in ordine al suo bene. Né si può dire che la natura rappresenti in ogni caso la legge divina perché Dio è anche autore della persona e della sua coscienza e scienza e capacità di decisione.

 

 Il Movimento spera che questa persecuzione, dopo due millenni, abbia fine; che lo spirito illuminato di alcune chiese possa essere accolto dal Vaticano e dalla chiesa universale.

Lecce, il 1° marzo 2010

                                                                        per il Movimento il Responsabile

                                                                               Prof. Arrigo Colombo

 

 Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia