Fwd: TUMORI: TAC PIÙ PERICOLOSA DI QUANTO SI PENSAVA





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Da: Altieri <agernova at libero.it>
Data: 23 febbraio 2010 19:38:55 GMT+01:00
A: system
Oggetto: I: TUMORI: TAC PIÙ PERICOLOSA DI QUANTO SI PENSAVA  



TUMORI: TAC PIÙ PERICOLOSA DI QUANTO SI PENSAVA

Fonte: SIMGNEWS n. 201-2009.

Le radiazioni emesse durante una TAC possono essere molto più pericolose di quanto si è pensato finora. Sottoporre a questo tipo di esame può infatti provocare l'insorgenza del cancro in più di un paziente su 80. Una stima, questa, di gran lunga superiore a quella considerata fino a prima, secondo cui la TAC era la causa del cancro di un paziente su 1.000. Almeno questo è emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università della California (San Francisco) e pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine. I risultati dello studio suggeriscono che fino a oggi ci sarebbero stati migliaia di casi di tumore legati alla TAC. Questo tipo di esame consiste nell'effettuare scansioni sul paziente tramite raggi X e ottenere in questo modo immagini in 3D molto dettagliate degli organi interni, dei vasi sanguigni, delle ossa e dei tumori. Tutti i raggi X sono associati a un piccolo aumento del rischio cancro. La TAC, in particolare, è da sempre stata riconosciuta come più rischiosa di altri esami che sfruttano i raggi X, come ad esempio la mammografia. Ora questo nuovo studio ha suggerito che è molto più pericolosa di quanto pensato finora. I ricercatori hanno infatti scoperto che le dosi di radiazioni di una TAC sono molto più elevate di quanto stimato prima. Per ogni singola scansione sono state registrate una media di 13 variazioni in più tra i pazienti a cui è stata calcolata una dose più alta e quelli a cui è stata calcolata una dose più bassa. "Il rischio associato a una TAC è stato generalmente considerato con un paziente su mille che si ammala di cancro a causa dell'esame", ha detto Rebecca Smith-Bindman, che ha coordinato lo studio. Una stima che ora bisognerà completamente rivedere.

Info: www.gdmonline.it/portal_aree/portal_aree_letteratura/article-20057.view