R: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso





Salve a tutti,
vorrei semplicemente esprimere una personale considerazione.
Effettivamente quello del crocifisso nelle scuole non è un tema di enorme rilevanza e potrebbero esserci argomenti più importanti su cui discutere. Tuttavia mi sembra che i dibattiti sorti in merito siano interessanti per il modo in cui sotto un piccolo pezzo di legno si nasconda una frattura significativa all'interno di una collettività tradizionalmente cristiana. Da un lato si cercherebbe dunque di ribadire l'importanza di un simbolo che richiama a valori (come la ricerca di pace, la benevolenza, la giustizia…) essenzialmente positivi, che dovrebbero guidare ed esemplificare l'operato dei giovani, e che trovano dei fondamenti saldi nella religiosità di cui il paese è intriso; d'altro canto si sente il bisogno di ribadire che analoghi, benefici, valori vorrebbero essere parte costituente di una nazione democratica senza che la fede ne tuteli la legittimità. Naturalmente, sottesa a questa seconda posizione, vi è una critica nei confronti di determinate posizioni della chiesa che confliggono con le spinte legiferative e ideologiche di uno stato laico. Tuttavia penso che sarebbe prioritario poter discutere sui punti di condivisione fra credenti e non all’interno di un contesto pubblico ampio ponendo in luce obiettivi comuni e idee condivise su come promuovere il bene della propria comunità. Per far questo non mi sembra sia necessaria l’esposizione di simboli che rimandano alla storia del nostro credo in un luogo, come la scuola, che si vuole non anti religioso bensì a-religioso, un ambiente in cui possano trovare espressione idee differenti e multiculturali, in cui etnie e fedi minoritarie non debbano sentirsi subordinate alla nostra.

Per questi motivi affermo che non è necessario che il crocifisso, emblema di un nucleo importante della memoria cattolica da noi conservato, risieda nelle aule, all’interno delle quali gli insegnati si propongono, più che di rievocare elementi significativi della nostra tradizione culturale, di divulgare e trasmettere le nozioni basilari di un sapere che non appartiene soltanto alla nostra Storia ma a quella del mondo intero. Una scelta come questa non vuole costituire un motivo per dimenticare o porre in secondo piano gli elementi peculiari del popolo italiano ma desidera semplicemente esortare ad un dialogo, svolto in un ambito così importante come quello dell’istruzione, che abbia origine da un terreno condiviso da tutti i partecipanti e le cui basi siano neutre, per poi magari giungere, in un secondo momento, alla trasmissione di valori - propri sia della mentalità religiosa sia di uno spirito che dalla religione prescinde, ed è proprio dell’umano cammino verso ciò che è ritenuto essere il bene - che rendano i ragazzi delle persone migliori; obiettivo, credo, fra i più rilevanti se si vuole considerare la scuola come un meccanismo necessario per lo studio, e integrato nello sviluppo, della realtà sociale.


Un saluto,


Davide




----Messaggio originale----
Da: arribo at libero.it
Data: 5-feb-2010 2.32
A: "Lorenzo Dellacorte"<l_coortis at yahoo.it>, <dirittiglobali at peacelink.it>
Ogg: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso


Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Dici bene, caro Lorenzo, quando parli di vere lotte della Sinistra. Il crocifisso, poi, e la parola del Cristo, l'amore fraterno come legge suprema, e il suo esempio, è molto presente nella Sinistra almeno socialista, la linea francese, da Saint-Simon a Fourier, a Cabet, a Proudhon; e Nesti, un sociologo fiorentino, ha scritto un libro sulla tradizione popolare del "Gesù socialista". Non capisco perché il crocifisso debba essere considerato con tanta ostilità. Del resto il mio discorso si sviluppava su stato e società civile.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
----- Original Message -----
From: Lorenzo Dellacorte
To: dirittiglobali at peacelink.it
Sent: Tuesday, February 02, 2010 5:23 PM
Subject: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso

Ci risiamo, ancora una volta la sinistra abbandona la sua connotazione di classe, abbandona la lotta per il salario, per la casa, per il lavoro, per la nazionalizzazione delle banche, ecc e si accoda a perdere tempo alla lotta della massoneria borghese contro la religione!!! Certo è molto più facile staccare un crocefisso da una parete che difendere un posto di lavoro di un precario, e poi queste sono le uniche battaglie concesse!! Complimenti!!

--- Mar 2/2/10, Davide Bertok <davide.bertok at tiscali.it> ha scritto:

Da: Davide Bertok <davide.bertok at tiscali.it>
Oggetto: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso
A: dirittiglobali at peacelink.it
Data: Martedì 2 febbraio 2010, 01:52

Arrigo, non mi pare un esempio lampante il tuo.
Il Natale posso scegliere di non farlo entrare in casa mia, io posso
evitare la chiesa durante il Natale e persino evitare una piazza e un
negozio con i relativi addobbi.
Ma la scuola per un figlio (se l'avessi, diciamo di si in questo
esempio) non la posso evitare, quella è obbligatoria.
O meglio potrei se avessi i soldi e lo mando in una scuola privata.
Ma siccome da umile plebeo non ho abbastanza soldi lo mando in una
scuola pubblica, una scuola laica dove se voglio posso anche far saltare
la religione a mio figlio e se in famiglia non festeggiamo il natale la
maestra non ne farebbe una colpa e darebbe un tema diverso a mio figlio.
Perchè è espressione di una scuola per tutti, di una repubblica
democratica (almeno apparentemente) che deve rispettare le diversità.
Ma non lo è se impone il simbolo di solo una parte della società.
Avrebbe più senso mettere una foto di Berlusconi in una scuola dove la
maggioranza dei genitori di sinistra: almeno si potrebbe dire "è stato
eletto democraticamente, ma anche se non ci piace rappresenta il nostro
governo".
Il Cristo, per quanto portatore di un messaggio universale, non è uscito
dalle urne elettorali (perdonatemi, non voglio risultare blasfemo con
questa frase, spero di non offendere nessun credente ma anzi essere
piuttosto capito nel mio concetto).
Comunque è più "su questo che bisogna riflettere".

Ciao,
Davide

Il 02/02/2010 1.25, Arrigo Colombo ha scritto:
> Caro Piervincenzo, ma quale offesa? chi viene offeso dalla presenza del
> crocifisso? i non credenti? ma devono essere tolleranti rispetto alla
> maggioranza credente. Ti offende il crocifisso e non ti offende la festa
> del Natale? che è poi la nascita come l'altro è la morte della stessa
> persona. Ma il discorso su stato e società civile è fondamentale e non
> facilmente discutibile; su questo bisogna riflettere.
> Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
>
>
> ----- Original Message ----- From: "Piervincenzo Canale"
> <piervincenzocanale at gmail.com>
> To: <dirittiglobali at peacelink.it>
> Sent: Monday, February 01, 2010 3:54 PM
> Subject: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da
> inviare e diffondere se condiviso
>
>
>> Brava Elisabetta. Anche ammettendo che quest'offesa non esista per i
>> non carttolici allora perche' non tappezziamo i muri delle scuole, dei
>> tribunali, degli uffici comunali, insomma in breve di tutte le sedi
>> istituzionali laiche di tutti i simboli religiosi e non?
>>
>>
>> Il 01/02/10, Elisabetta<gaggiandra at yahoo.it> ha scritto:
>>> Per me è offensivo
>>> ( e non puoi stabilire tu, a priori, che per me non lo sia)
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> ________________________________
>>> Da: Arrigo Colombo <arribo at libero.it>
>>> A: Undisclosed-Recipient at yahoo.com
>>> Inviato: Lun 1 febbraio 2010, 13:58:48
>>> Oggetto: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da
>>> inviare
>>> e diffondere se condiviso
>>>
>>>
>>> Movimento per la società di giustizia e per la speranza
>>> Cari amici,
>>> il Movimento ha preparato questo intervento sul crocifisso
>>> nei pubblici uffici; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e
>>> nella
>>> diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
>>> Gl'indirizzi:
>>> Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (Nome,
>>> Cognome,
>>> Indirizzo sono d'obbligo, altrimenti cestinato);
>>> Pres. Francesco Amirante, segreteria.amirante at cortecostituzionale.it
>>> Vice Presidente Nicola Mancino, segvpres at cosmag.it
>>> Segr. Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.itUn saluto
>>> fraterno da Arrigo Colombo
>>>
>>> Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza
>>> Lecce
>>>
>>> Al Presidente del CSM Giorgio Napolitano
>>> al Vicepresidente Nicola Mancino
>>> al Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante
>>> al Segr. del PD Pier Luigi Bersani
>>>
>>> Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato
>>>
>>> La presenza del Crocifisso nelle scuole e nei pubblici uffici, in
>>> particolare nei tribunali, è stata negli ultimi anni oggetto di
>>> contestazione. Nel 2003 il ricorso di Adel Smith; nel novembre scorso
>>> l’intervento della Corte di Strasburgo; nei giorni scorsi il rifiuto del
>>> giudice Luigi Tosti.
>>> Si è detto che era contro la libertà di religione, offensiva dei non
>>> credenti, contraria alla laicità dello Stato.
>>>
>>> Il Movimento ritiene opportuno fare alcune considerazioni.
>>> Lo Stato è laico in quanto il suo potere si costituisce per una
>>> cessione di
>>> potere dei cittadini, non per un potere divino trasmessogli
>>> attraverso la
>>> Chiesa; come la Chiesa stessa pretese per buona parte del secondo
>>> millennio
>>> dell’era volgare (si vedano i testi di Gregorio VII, Innocenzo III,
>>> Bonifacio VIII). Un potere, dunque, che non ha radici religiose ma è
>>> autonomo, e altro da ogni potere religioso.
>>>
>>> Lo Stato è però l’espressione di una società civile, con la sua
>>> storia, la
>>> sua tradizione, la sua fede.
>>> Così la società italiana è una società cristiano-cattolica, con
>>> frange di
>>> altre confessioni e religioni,
>>> e con uno strato agnostico o ateo. Perciò è una società cristiana
>>> nella sua
>>> stragrande maggioranza, anche se la pratica rituale è più bassa, e le
>>> decisioni della gerarchia sono talora contestate; in base alla
>>> libertà di
>>> coscienza.
>>>
>>> Perciò lo Stato italiano riconosce come giorno di riposo e di festa la
>>> domenica. Perciò riconosce le grandi feste cristiane a cominciare dal
>>> Natale
>>> e dalla Pasqua. Perciò riconosce alla Chiesa un contributo economico.
>>> E la
>>> presenza del Crocifisso si colloca in questo contesto espressivo di una
>>> società cristiana, mentre costituisce una presenza di grande valore
>>> umano,
>>> che parla del ruolo e della potenza redentrice del sacrificio.
>>>
>>> Non contrasta la laicità dello Stato, il quale esprime e deve esprimere
>>> quella società; né è offensiva di altre religioni e confessioni
>>> minoritarie
>>> o marginali; che anzi il loro spirito dovrebbe portarle a condividere in
>>> qualche misura la religiosità cristiana e le sue forme. Né offende gli
>>> spiriti agnostici ed atei che sono piuttosto tenuti al rispetto della
>>> religiosità altrui; come il religioso al rispetto della coscienza
>>> atea. Nel
>>> moderno spirito di tolleranza e di universale fraternità umana.
>>> Lecce, gennaio 2010
>>> per il
>>> Movimento il Responsabile
>>>
>>> Prof. Arrigo Colombo
>>>
>>> Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia,
>>> Università di Lecce
>>> Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
>>> E-mail arribo at libero.it/ Pag web
>>> http://digilander.libero.it/ColomboUtopia
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