Re: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso




Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cara Nicoletta, tu ti lamenti giustamente dell'abuso di potere compiuto spesso dalla chiesa.
Questo è vero, e contro questo dobbiamo lottare.Il fatto che ad esempio il Vaticano, anche minacciando i parlamentari cattolici, non consenta si faccia una legge che tuteli le coppie di fatto e le coppie omosessuali. E' grave, è una interferenza insostenibile.
Ma noi parliamo della società civile e del modo in cui essa si organizza secondo la sua storia e la sua fede. Quello che però non capisco è perché chi non condivide la fede della maggioranza non debba tuttavia considerarla con spirito fraterno, con simpatia. Perché il crocifisso, una figura d'uomo che va incontro alla sofferenza per amore dei suoi fratelli non debba essere considerata con simpatia da chiunque sia persona umana. E così la festa del Natale, che poi è festa di amore,  festa di famiglia e dei bambini. Si può spiegare ai bambini il senso del crocifisso anche se la propria fede è diversa, se diversa è la propria convinzione. O no?
Capisco che il vicinato sia spesso intollerante, specie nei piccoli centri; che non assecondi la libertà di coscienza e di azione del vicino. E' un punto di crescita dell'umanità che non è ancora avvenuto; che bisogna sopportare, ma con serenità, direi, senza adontarsi.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, February 02, 2010 1:20 PM
Subject: R: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso

Daccordo con chi discute la presenza del crocefisso, con una piccola nota: accanto ad una forte diminuizione della vera fede, quella a cui le persone aderiscono con convinzione, adeguando la propria vita a tali convinzioni, non imponendosi alle altre, vi è una recrudescenza della violenza con cui i simboli del potere religioso vengono nuovamente imposti, in cui la nopstra vita viene regolata dalle funzioni ecclesiastiche, al punto che ahimè, accetti anche che tua figlia di tre anni partecipi alle varie festicciole/recite, ecc per il Natale, per evitare che venga emarginata e rimanga da sola in un angolo mentre gli altri bambini lavorano. Questo capita in mille piccoli paesi, dove è già una fortuna aver ottenuto una scuola materna statale, ma troppo spesso ancora l'unico servizio offerto è quello delle organizzazioni religiose, molto più capillari dello stato! Ed aggiungo che proprio questo sforzo di onnipresenza, impone la non integrazione dei bambini che vengano da una religione diversa. I genitori devono inventare  modi di partecipazione che proteggano i figli, o magari investirli in età assolutamente precoce di portatori di una radicale differenza, non integrabile!  I mussulmani sono pochi e si devono adeguare? e gli ebrei?, e i testimoni di Geova? spesso pochi, pochissimi bambini o bambine in una classe provengono da famiglie con convinzioni religiose diverse, e neppure possono comprendere per età, per storia familiare e così via, i motivi della loro emarginazione! E questo sarebbe un paese laico?
Il crocefisso nelle scuole, negli uffici pubblici, nei tribunali, è soltanto la testimonianza storica di una arroganza di potere, a mio parere questo si chiama "segnare il territorio" e gli altri dovrebbero essere tolleranti, perchè minoranza? E tutti i non credenti che devono subirsi le prediche sul valore universale del crocifisso, delle pratiche e convinzioni religiose? Avete mai provato a fare una festa di nascita, senza battesimo? od un funerale non religioso? Non  parliamo di tolleranza!
Nicoletta Crocella

----Messaggio originale----
Da: gaggiandra at yahoo.it
Data: 02/02/2010 9.53
A: <dirittiglobali at peacelink.it>
Ogg: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso

E' offensivo per me,
ed è offensivo il fatto che io non mi possa "per principio" offendere
(ed insieme a me a tutte le alterità che, in quanto tali, seguendo il tuo discorso, dovrebbero necessariamente essere schiacciate rimanendo silenti).
Ma che senso ha, tutto questo, in una mailing list che dovrebbe occuparsi di pace e rispetto reciproco?
Un caro saluto
Elisabetta




________________________________
Da: Arrigo Colombo <arribo at libero.it>
A: Elisabetta <gaggiandra at yahoo.it>; dirittiglobali at peacelink.it
Inviato: Mar 2 febbraio 2010, 01:17:57
Oggetto: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso


Cara Elisabetta, vorrei sapere in che il documento è offensivo. E verso chi? le altre religioni? i musulmani? ma sono una piccola minoranza e devono rispetto alla società in cui si sono immessi. I non credenti? ma in che il crocifisso li offende? l'immagine di un uomo che sacrifica se stesso per il bene di tutti. E poi la tolleranza reciproca è indispensabile. In ogni caso il discorso su stato e società civile è fondamentale, e inevitabile.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo


----- Original Message -----
>From: Elisabetta
>To: dirittiglobali at peacelink.it
>Sent: Monday, February 01, 2010 2:15 PM
>Subject: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso
>
>
>Per me è offensivo
>( e non puoi stabilire tu, a priori, che per me non lo sia)
>
>
>
>
________________________________
Da: Arrigo Colombo <arribo at libero.it>
>A: Undisclosed-Recipient at yahoo.com
>Inviato: Lun 1 febbraio 2010, 13:58:48
>Oggetto: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso
>
>
>Movimento per la società di giustizia e per la speranza
>Cari amici,
>                 il Movimento ha preparato questo intervento sul crocifisso nei pubblici uffici; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:
>Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (Nome, Cognome, Indirizzo sono d'obbligo, altrimenti cestinato);
>Pres. Francesco Amirante, segreteria.amirante at cortecostituzionale.it
>Vice Presidente Nicola Mancino, segvpres at cosmag.it
>Segr. Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.itUn saluto fraterno da Arrigo Colombo
>
>Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza
>Lecce
>
>Al Presidente del CSM Giorgio Napolitano
>al Vicepresidente Nicola Mancino
>al Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante
>al Segr. del  PD Pier Luigi Bersani
>
>Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato
>
>La presenza del Crocifisso nelle scuole e nei pubblici uffici, in particolare nei tribunali, è stata negli ultimi anni oggetto di contestazione. Nel 2003 il ricorso di Adel Smith; nel novembre scorso l’intervento della Corte di Strasburgo; nei giorni scorsi il rifiuto del giudice Luigi Tosti.
>Si è detto che era contro la libertà di religione, offensiva dei non credenti, contraria alla laicità dello Stato.
>
>Il Movimento ritiene opportuno fare alcune considerazioni.
>Lo Stato è laico in quanto il suo potere si costituisce per una cessione di potere dei cittadini, non per un potere divino trasmessogli attraverso la Chiesa; come la Chiesa stessa pretese per buona parte del secondo millennio dell’era volgare (si vedano i testi di Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio VIII). Un potere, dunque, che non ha radici religiose ma è autonomo, e altro da ogni potere religioso.
>
>Lo Stato è però l’espressione di una società civile, con la sua storia, la sua tradizione, la sua fede.
>Così la società italiana è una società cristiano-cattolica, con frange di altre confessioni e religioni,
>e con uno strato agnostico o ateo. Perciò è una società cristiana nella sua stragrande maggioranza, anche se la pratica rituale è più bassa, e le decisioni della gerarchia sono talora contestate; in base alla libertà di coscienza.
>
>Perciò lo Stato italiano riconosce come giorno di riposo e di festa la domenica. Perciò riconosce le grandi feste cristiane a cominciare dal Natale e dalla Pasqua. Perciò riconosce alla Chiesa un contributo economico. E la presenza del Crocifisso si colloca in questo contesto espressivo di una società cristiana, mentre costituisce una presenza di  grande valore umano, che parla del ruolo e della potenza redentrice del sacrificio.
>
>Non contrasta la laicità dello Stato, il quale esprime e deve esprimere quella società; né è offensiva di altre religioni e confessioni minoritarie o marginali; che anzi il loro spirito dovrebbe portarle a condividere in qualche misura la religiosità cristiana e le sue forme. Né offende gli spiriti agnostici ed atei che sono piuttosto tenuti al rispetto della religiosità altrui; come il religioso al rispetto della coscienza atea. Nel moderno spirito di tolleranza e di universale fraternità umana.
>Lecce, gennaio 2010
>                                                                per il Movimento il Responsabile
>                                                                        Prof. Arrigo Colombo
>
>Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce
>Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
>E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia
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>                                                                                                                                                            &nb sp;                                                                                                                                                                &nbs p;                                                                            
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