La disastrosa deregulation del piano edilizio. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento contro la deregulation edilizia governativa; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:

Presidente Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (richiesti nome, cognome, indirizzo)

Premier: Silvio Berlusconi, segreteria.presidente at governo.it

Ministro Altero Matteoli, urplp at infrastrutturetrasporti.it

Segr.  Dario Franceschini d.franceschini at partitodemocratico.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Presidente Giorgio Napolitano

al premier Silvio Berlusconi

al Ministro delle infrastrutture Altero Matteoli

al Segr. del PD Dario Franceschini

ai Presidenti delle Regioni

 

La disastrosa deregulation del piano edilizio

 

Il piano edilizio annunziato dal Premier introduce criteri che possono modificare mostruosamente le nostre città. Perciò alcuni dei maggiori architetti e urbanisti hanno dichiarato la loro opposizione.

 

Si dice infatti che le costruzioni esistenti possono essere ampliate fino al 20% in più;

che possono essere abbattute e ricostruite col 30% di cubatura in più;

che per tutto questo non si richiederà un permesso di costruzione ma basterà una dichiarazione del progettista;

che le norme che attualmente regolano l’edilizia potranno essere flessibilizzate;

che queste ristrutturazioni godranno anche di sconti fiscali.

 

Si sa quanto l’edilizia di una città abbia bisogno di norme rigorose affinché lo sviluppo della città sia armonioso; norme rigorose che sono state varate nel tempo e che non possono essere toccate senza produrre mostri e rovine. E certamente diventa mostruoso l’ampliamento di un singolo edificio del 20%; o la sua ricostruzione ampliata del 30%.

 

E tanto più se le norme diventano inefficienti in quanto flessibili;

se si sopprime il rigore dei permessi edilizi per delle autodichiarazioni.

 

Ciò di cui il Paese necessita è un piano di edilizia popolare a riscatto, che venga incontro al bisogno di casa delle famiglie, specie di quelle meno abbienti. Un piano sul tipo di quello che fu il Piano Fanfani, e altri in seguito; sempre secondo criteri edilizi rigorosi. Un piano varato abbastanza rapidamente per incrementare il lavoro.

 

Si spera che le Regioni, dalle quali questa deregulation deve essere accettata, vi si oppongano in massa

Lecce, il 9 marzo 2009

                                                     per il Movimento il Responsabile

                                                              Prof. Arrigo Colombo

 

 Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia