Re: Roma alla destra: COMPLIMENTI!



Ovviamente l'articolo che ho inviato non aveva alcuna pretesa di essere un'analisi completa. Ci vuole ben altro che un semplice articolo. Sono d'accordo sulla necessità di un cambio radicale dei vertici: rientra nel discorso del "mettersi alla ricerca e in cammino". A mio avviso una buona cosa sarebbe quella di aprire gruppi spontanei in ogni città e in ogni quartiere, in cui analizzare tutti i "perché" ed elaborare tutti i prossimi "scopi" di una forza realmente progressista che abbia una vera base.

saluti
Carlo Olivieri
medico umanista
http://posizioni-umaniste.blogspot.com/

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----- Original Message ----- From: <letimog at tiscali.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Wednesday, April 30, 2008 11:09 AM
Subject: Re: Roma alla destra: COMPLIMENTI!


Sono daccordo con Lorenzo; va fatta una grande riflessione collettiva
sulle ragioni della disfatta totale della sinistra radicale; io penso
che il distacco dalla realtà sociale sia uno dei primi punti su cui
riflette; questi dirigenti erano lontani anni luce dal contesto
sociale, e non hanno affrontato negli anni di governo i problemi
sociali reali.
Anch'io direi di togliere questi dirigenti e partira dalla base, da
coloro che hanno sempre sperato ma soprattutto lottato nella vita reale
per una maggiore equità sociale, un cambiamento che rispondesse in
primis ai bisogni della gente vera.
letizia
----- Original Message ----- From: Lorenzo Dellacorte
To: dirittiglobali at peacelink.it
Sent: Wednesday, April 30, 2008 9:31 AM
Subject: Re: Roma alla destra: COMPLIMENTI!


Questa analisi è parziale, dobbiamo riflettere perchè al fallimento
scontato di un Veltroni & C. la sinistra non ha voluto, non ha saputo,
non ha le capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini romani: la
distanza tra i cittadini romani e la sinistra radicale è direttamente
proporzionale al successo di Alemanno: ergo, cominciamo a buttare fuori
i dirigenti che hanno sbagliato!



----- Messaggio originale -----
Da: Carlo Olivieri <carlo.olivieri3 at tin.it>
A: dirittiglobali at peacelink.it
Inviato: Martedì 29 aprile 2008, 21:25:53
Oggetto: Roma alla destra: COMPLIMENTI!

Roma alla destra

COMPLIMENTI!

Alla fine ci sono riusciti. Non è stato facile, ma alla fine ci sono
riusciti a consegnare Roma alla destra. Complimenti. Complimenti
veramente.
Complimenti ai grandi strateghi della sinistra italiana e romana, per
la
loro capacità di rendere, nel giro di 20 anni, i propri partiti così
leggeri
ed evanescenti, da risultare alla fine inesistenti sul fronte dei
conflitti
reali.
Una sconfitta così sonora non dipende dal tema "sicurezza", come ora
si
affrettano a dichiarare i vertici del P.D., ma proviene da molto più
lontano. I semi di tale sconfitta erano già stati sparsi sul terreno,
molto
prima dei tempi in cui Rutelli esultava per il suo primo mandato di
sindaco
di Roma nell'ormai lontano 1993. I 15 anni successivi sono serviti a
coltivare con estrema accuratezza ciò che oggi risulta evidente agli
occhi
di tutti.
La grande abilità, infatti, sta nell'essere riusciti a rendere quasi
indolore la caduta di Roma nelle mani della destra. Dove sono i segni
evidenti di 15 anni di amministrazione realmente progressista? Come
mai non
si percepisce che con la sconfitta di questa sinistra si sia
interrotto un
virtuoso cammino della città di Roma verso un futuro di reale
progresso? La
risposta è facile: non c'era alcun cammino. E se non c'è alcun cammino
su
cui progredire, non c'è alcuna sinistra.
Ma in politica, come nella vita, non si può neanche restare fermi. Se
non si
progredisce, si torna indietro. Ma a furia di tornare indietro, ci si
incontra con chi, come la destra, è più bravo a tornare indietro,
altrimenti
che destra è. E allora, conservatori per conservatori, meglio
scegliere
quelli originali. O no?!
Non si tratta del rimpianto della vecchia sinistra comunista, ma di
fronte
agli inevitabili cambiamenti della società umana, si potevano dare
risposte
di diverso tipo. La sinistra italiana e romana è riuscita a dare le
peggiori
risposte che si potevano immaginare.
Bravi. Ancora complimenti.
Applausi. Applausi per aver contribuito a distruggere lo stato sociale
e le
conquiste dei lavoratori; applausi per aver contribuito a rendere
precaria
la vita di milioni di cittadini; applausi per aver privatizzato i
servizi
pubblici; applausi per aver trasformato l'Italia da un paese che
ripudia la
guerra in un paese in guerra; applausi per aver costruito i lager per
i
migranti; applausi per non aver costruito neanche una casa per chi ne
aveva
veramente bisogno; applausi per aver approvato opere inutili e dannose
come
la TAV e l'allargamento della base di Vicenza.

La commedia, durata 15 anni, è finita. La vetrina-Roma si è spenta. Il
tempo
dell'indifferenza per il dolore e la sofferenza è finito. Ora è giunto
il
momento della ricerca e del cammino. Ora è giunto il momento di
trattare gli
altri come vorremmo essere trattati. Ora il cammino per un nuovo
progresso
può ricominciare.

Roma, 29 aprile 2008

Carlo Olivieri
medico umanista
http://posizioni-umaniste.blogspot.com/


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