Richiesta di condanna per il sud ribelle



La richiesta di condanna per associazione sovversiva chiesta dal Pm
Fiordalisi al processo in atto a Cosenza contro 13 attivisti del movimento
ci indigna. Una richiesta ad oltre 50 anni di carcere complessivamente, che
non trova riscontro nella ricostruzione prodotta dallo stesso Fiordalisi,
più volte caduto in contraddizione durante  la sua requisitoria.  In
maniera chiara è emerso, infatti,  l'intento di perseguire gli attivisti
del cosiddetto "sud ribelle", per il solo fatto di essere stati fra gli
animatori di quel grande movimento di contestazione che sfilò nelle piazze
di Napoli e Genova nel 2001, dove  conobbero la violenza repressiva delle
forze dell'ordine. Si tratta di un processo alle idee e non ai fatti, che
punta a limitare l'agibilità politica ed il diritto di espressione di tutti
coloro i quali, come noi, ogni giorno si impegnano per costruire un altro
mondo possibile. Se per questo Fiordalisi considera sovversivi quanti hanno
il coraggio di affermare ad alta voce le proprie idee, anche noi sentiamo
il dovere di dichiararci coinvolti alla pari degli imputati.

Di fronte a questo ennesimo ribaltamento della storia, sabato 2 febbraio,
in migliaia torneremo a sfilare nelle strade di Cosenza, convinti che le
idee non si possono imprigionare.    



Michele De Palma - segreteria nazionale Prc/Se

Italo Di Sabato - resp. Osservatorio sulla Repressione


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