No alla distruzione dei campi d'immigrati. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo interevento sui sindaci contro la distruzione degl'insediamenti abusivi d'immmigrati e rom; per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:

Sindaco Roma Walter Veltroni, ld.gabinetto at comune.roma.it

Sindaco Milano  Letizia Moratti, sindaco.moratti at comune.milano.it

Sindaco Bari Michele Emiliano, urp at comune.bari.it
Sindaco Bologna Sergio Cofferati, sindaco at comune.bologna.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Ai Sindaci di Roma, Milano, Bologna, Bari

Onn. Walter Veltroni, Letizia Moratti, Sergio Cofferati, Michele Emiliano

ai Sindaci delle città italiane

 

La mera distruzione degl’insediamenti abusivi non è accettabile

 

Su questo punto il Movimento è già intervenuto in occasione dell’episodio fiorentino dei lavavetri, e di altri analoghi. Ora tutti noi abbiamo visto nei giorni scorsi, attraverso i media, la distruzione degli insediamenti abusivi romani e molti si sono interrogati sulla sorte di quelle persone e di quelle famiglie. Ora che le loro abitazioni, per quanto misere, sono state abbattute, dove va questa gente? che cosa fa? di che vive? Oppure l’intervento ha avuto un esito solo apparente perché, cacciati da una parte, si sono semplicemente trasferiti ad un’altra e tutto è continuato e continua come prima?

 

Il Movimento pensa che questa politica d’improvvisazione nell’emergenza – in questo caso la mortale aggressione ad una donna da parte di un rumeno – non serva a nulla.

Propone perciò una serie di misure che possano avere una vera efficacia:

1. I Comuni, specie i maggiori, devono attrezzarsi con organi e forme d’intervento permanenti.

La situazione degl’insediamenti dev’essere tenuta costantemente sotto controllo.

2. Gl’insediamenti devono essere anzitutto recensiti. Devono perciò essere visitati da personale esperto, sentite e recensite le singole unità familiari con le caratteristiche di ciascuna, in particolare le risorse di lavoro; sentito in riunioni l’intero insediamento.

3. Un quadro di soluzioni dev’essere studiato per ogn’insediamento:

per l’alloggio, che dev’essere decoroso anche se semplice; in ogni città ci sono molti edifici vuoti;

per il lavoro, il punto decisivo;

per la formazione del cittadino, attraverso riunioni formative.

4. Ci può anch’ essere una presoluzione: la gente resta nell’insediamento, il quale però viene risanato (abbiamo visto mucchi di sporcizia ovunque), viene abitativamente migliorato, viene possibilmente dotato di energia ed acqua. In attesa della soluzione definitiva.

 

L’impressione che tutti noi abbiamo avuto è che i Comuni intervengano solo in momenti di emergenza, e prevalentemente con azioni negative di sgombro e distruzione; non con azioni positive di soluzione dei problemi estremi di questa gente.

Il Movimento chiede per loro, come per il bene di tutti noi, una politica di solidarietà, di aiuto fraterno, perché essi sono nostri fratelli.

 

Lecce, novembre 2007

                                                                      per il Movimento, il responsabile

                                                                              Prof. Arrigo Colombo     

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://xoomer.alice.it/arrigocolombo_utopia