Lettera aperta su Srebrenica



ASSOCIAZIONE PER I POPOLI MINACCIATI
Casella postale 2024
D-37010 Göttingen
Tel.: 0049-151-15309888


LETTERA APERTA

Fondazione Alexander Langer
Via Latemar 3
39100 Bolzano

                                   Göttingen, 29.08.2007


Care amiche e cari amici,

come persona che ha conosciuto a lungo Alexander Langer e che occasionalmente vi ha collaborato, sono molto contento che la Fondazione creata in suo ricordo si rechi a Srebrenica per organizzare in quella città un congresso internazionale. Chiunque si rechi nella città di Srebrenica, i cui abitanti hanno subito tanta violenza e dolore e che accanto agli Armeni e all'Olocausto è divenuta simbolo della memoria e del superamento di un genocidio, compie un lavoro indubbiamente meritevole. Srebrenica deve essere sostenuta e chiunque arrivi con questa sincera intenzione a Srebrenica, di fatto la sostiene, ognuno a modo suo.

Ma se ci si reca a Srebrenica per organizzarvi una settimana internazionale del dialogo, allora in ogni prospetto e in ogni invito spedito a livello europeo bisogna parlare anche del genocidio.

La Fondazione Alexander Langer si trova in Italia, ma si trova anche nella regione sudtirolese a maggioranza linguistica tedesca. Alexander Langer stesso proviene da una famiglia tedesco-ebraica. Egli si è occupato a fondo dei crimini del nazionalsocialismo tedesco e del fascismo italiano, ma anche di tutti i crimini del presente. Sono sicuro che egli stesso non avrebbe mai organizzato una conferenza come quella in programma a Srebrenica senza menzionare e mettere in primo piano il genocidio commesso contro i Bosniaci, come punto di partenza per una necessaria riconciliazione.

Cordiali saluti a tutti i partecipanti bosniaci e internazionali della settimana a Srebrenica. Vi auguro un buon svolgimento a cui spero possano seguire molteplici azioni concrete a favore delle persone di Srebrenica, sostenute dalle persone in Italia e in Sudtirolo.


Un caro saluto,

Tilman Zülch