seconda corrispondenza corteo nazionale RdB



Seconda corrispondenza dal corteo nazionale delle RdB (ore 10.40)



Radio Città Aperta



Piazza della Repubblica si va riempiendo lentamente di lavoratori
nonostante il ritardo del treno proveniente da Napoli e di alcuni pullman
provenienti da altre città del sud. Sono già arrivati i lavoratori del
Ministero della Difesa dopo aver effettuato il presidio sotto la sede del
proprio posto di lavoro.Visibili ora in piazza anche gli striscioni delle
Agenzie fiscali, dei vari settori del Parastato, dei Lavoratori precari. E
in effetti uno dei punti fondamentali della piattaforma dello sciopero
generale di oggi delle RdB è rappresentato proprio dalla lotta contro la
precarietà all’interno della pubblica amministrazione.

“Quello della precarietà è un problema sentito sia dai lavoratori più o
meno stabili sia da quelli precari perché la stabilizzazione delle
centinaia di migliaia di lavoratori con contratti atipici di cui si sono
riempiti i ministeri e gli enti pubblici in questi anni potrebbe
rappresentare un primo, reale passaggio per dare avvio al rilancio della
P.A.” ha affermato ai nostri microfoni un lavoratore precario.

Uno striscione dei lavoratori e delle lavoratrici della cooperativa Anni
Verdi di Roma recita: “Dalla padella alla brace. Battaglia non ci dai
pace”: “Le politiche dei governi del centrosinistra hanno portato a una
estrema incertezza e non è cambiato nulla rispetto al governo precedente.
Siamo sempre precari, in lotta per i nostri diritti, quelli che altri
lavoratori hanno e noi invece no” denuncia una lavoratrice.

Lo smantellamento della Pubblica Amministrazione sembra sistematico,
attraverso i memorandum d’intesa che ottengono l’aperto sostegno dei
sindacati concertativi e una finanziaria che ha stanziato pochi fondi – che
quindi si esauriranno presto – e per settori limitati, senza una visione
strategica.

Afferma Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale delle RdB-Cub: “Oggi
ancora una volta la Cub porta in piazza i lavoratori precari e quelli del
pubblico impiego dopo l’importante successo degli scioperi del 6 ottobre
contro la precarietà e del 17 novembre contro la Finanziaria. I dati di
partecipazione allo sciopero di oggi che ci stanno pervenendo sono molto
positivi, tenendo anche conto del fatto che abbiamo dovuto lavorare contro
i sindacati confederali che da mesi non fanno che ripetere che va tutto
bene e che solo due giorni fa sono stati costretti dalla nostra
mobilitazione capillare a proclamare  uno sciopero che non si sa se poi
faranno”.

In piazza tanti precari, come ad esempio i Lavoratori socialmente utili di
Copertino, in provincia di Lecce: “rivendichiamo i nostri diritti, ci
chiedono in continuazione il rispetto dei nostri doveri e di stare zitti,
di subire passivamente. Ma noi vogliamo la stabilizzazione, una mensilità
che ci permetta di far sopravvivere degnamente le nostre famiglie mentre
ora prendiamo un assegno ridicolo di neanche 470 euro che non ci bastano di
certo. Dal governo Prodi non abbiamo visto niente, siamo molto delusi
perché le promesse elettorali non sono state mantenute. Lavoriamo e
pretendiamo un salario adeguato dopo 12 anni di precarietà e di fame.”

Previsti per oggi numerosi incontri con i rappresentanti dei ministeri e
del governo: alle ore 11.00 il Presidente della Commissione lavoro della
Camera Gianni Pagliarini riceverà a Montecitorio una delegazione delle RdB,
alle 14.00 un incontro è previsto al Ministero dell’Istruzione di Viale
Trastevere, mentre l’incontro più importante ci sarà alle 13,30 a Palazzo
Chigi direttamente col Ministro Nicolais.