Cina: Amnesty International adotta Chen Guangcheng come prigioniero di coscienza



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COMUNICATO STAMPA
CS94-2006

CINA: AMNESTY INTERNATIONAL ADOTTA CHEN GUANGCHENG COME PRIGIONIERO DI
COSCIENZA

Amnesty International ha adottato come prigioniero di coscienza
l'attivista per i diritti umani cinese Chen Guangcheng, che ieri e' stato
condannato a quattro anni e tre mesi di carcere.

L'associazione ha duramente condannato la sentenza, motivata unicamente
dal pacifico impegno di Chen Guangcheng in difesa dei diritti umani.

Le accuse nei suoi confronti sono state dettate da ragioni politiche e il
processo e' risultato clamorosamente irregolare dall'inizio alla fine. Gli
avvocati di Chen Guangcheng sono stati costantemente ostacolati, tanto
nella raccolta delle prove quanto nella stessa presenza in tribunale. Il
processo in se' e' durato solo due ore e l'aula era piena di agenti che
hanno impedito l'ingresso al pubblico e a gran parte dei familiari
dell'imputato.

Dopo aver trascorso tre mesi in isolamento, nel giugno di quest'anno Chen
Guangcheng era stato accusato di 'danneggiamento a pubblica proprieta' e
raduno di persone allo scopo di bloccare la circolazione'. Prima del suo
arresto, aveva aiutato i cittadini di Linyi (provincia dello Shandong) nel
tentativo di portare in giudizio le autorita' locali per la loro politica
illegale di sterilizzazioni e aborti forzati, a danno di migliaia di
donne.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 25 agosto 2006

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