BENI CONFISCATI ALLE MAFIE



(Embedded image moved to file: pic19169.gif)  SALVIAMO LA LEGGE SUI BENI
CONFISCATI ALLE MAFIE!!


La legge Rognoni - La Torre, che consente da oltre vent'anni di aggredire
le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo.
Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge
che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione,
senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un
"interesse giuridicamente riconosciuto", dei provvedimenti definitivi di
confisca. In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono
definitivamente il lavoro e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine
alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi
impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale
dei beni confiscati alle mafie. Nessun provvedimento di confisca, di fatto,
sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro
certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche
dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari,
sempre possibili, nell'iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla
loro definitiva confisca. Se dovesse essere approvato, invece, quanto
previsto dal comma 1 lettera "m" dell'art. 3 del disegno di legge AC 5362
recante "Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di
gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati
ad organizzazioni criminali", tutti i beni confiscati (dai terreni
coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in
sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell'ordine, solo per fare
alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Ovvero
esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi. Le mafie,
infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi
delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi
anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati. Una
situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di
far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle
mafie. E' per queste ragioni che l'associazione Libera (che raccoglie più
di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative) e i
sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo
appello, chiedono un serio e approfondito ripensamento, in sede di
dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto
per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti
definitivi di confisca, affinchè deputati e senatori di tutte le forze
politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la
tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la
necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni
che accumulano ogni anno, nell'illegalità e nel sangue. Trasformando questi
beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità
e giustizia.


Per aderire all'appello:


email: libera at libera.it Tel. 06/69770301 Fax 06/6783559


Hanno gia' aderito:


Luigi Ciotti Giuseppina La Torre Rita Borsellino Giovanni Impastato Claudia
Loi Edna Cosina Daniela Marcone Viviana Matrangola Debora Cartisano
Margherita Asta Maddalena Rostagno Monica Rostagno Elisabetta Roveri Dario
Montana Paolo Siani Stefania Grasso Angela Grasso Le coperative e le
associazioni che gestiscono beni confiscati alla mafia: Associazione Casa
dei Giovani Coop. Lavoro e Non Solo Coop. NoE Coop. Placido Rizzotto Coop.
Valle del Marro I dipendenti della Calcestruzzi Ericina (azienda confiscata
alla mafia) Mutua Studentesca, Avviso Pubblico - Regioni ed enti locali per
la formazione civile contro le mafie, ICS - Consorzio Italiano di
Solidarieta', Peace Games, Gruppo Abele, Sinistra Giovanile, Fuci, Auser,
FAI - Federazione Antiracket Antiusura Italiana, Co.na.pi, Gruppo Alce Nero
Mielizia, Pax Christi Italia, Legambiente, Cipax, Magistratura Democratica,
Antigone, Arci Nazionale, Psichiatria democratica, Federazione Nazionale
Giovani Comunisti, US Acli Hanno inoltre aderito (Embedded image moved to
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