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"Mi sto domandando come mai i tanti celebri preti impegnati nel sociale, tanto legati al pacifismo e al terzomondismo, siano così silenziosi sul tema della laicità. Per me “lottare contro l’impero” è un impegno che parte dal luogo in cui mi trovo e poi s’allarga all’Africa, all’India, al Centroamerica. Può diventare più comodo occuparsi del “disagio” dei poveri lontani che degli emarginati e scomunicati vicini. Occorre uscire allo scoperto per una cultura e una politica veramente laiche." – don Franco Barbero 

Associazione Partenia http://lycos.it/partenia

 

From: "valceg/email"
28/10/05 - Esenzione dall'ICI per i sacerdoti di Cristo, Yavèh e Budda, anche quando gli edifici di proprietà delle rispettive consorterie religiose sono adibiti alle attività protette da Mercurio, dio dei commercianti (e dei ladri). Esclusi per il momento i seguaci di Allah, in attesa che anche loro firmino la necessaria intesa con lo Stato.
Così ha deciso la competente Commissione del Senato, e la sottosegretaria all'Economia, come se niente fosse, dichiara : «Non è stato quantificato il mancato incasso».
E' questo l' ennesimo sopruso ai danni del popolo bue che non solo dovrà pagare l'ICI anche per i preti, pastori, pope, rabbini e santoni vari che non la pagano, ma se la vedrà aumentare chissà di quanto per coprire il "mancato incasso" candidamente ammesso dalla Sottosegretaria.

La Consulta Laica di Roma ha lanciato il seguente "Appello a Ciampi"che può essere sottoscritto con le modalità sotto indicate.

Signor Presidente,
lo scorso 5 ottobre è stato approvato al Senato, ed è stato trasmesso alla Camera dei Deputati per l'approvazione definitiva, il Disegno di Legge di conversione del D.L. 17 agosto 2005 n. 163 recante disposizioni urgenti in materia di "infrastrutture" che all'art. 6 prevede l'estensione dell'esenzione dall'ICI agli immobili della Chiesa Cattolica anche ove si esercitino attività commerciali.

Riteniamo che questa Legge violi il principio costituzionale della parità di diritti di tutti i cittadini, visto l'obbiettivo di privilegiare una confessione religiosa nei confronti di tutte le altre, ma anche a danno degli imprenditori che esercitano le stesse attività commerciali pagando per intero le imposte da cui la Chiesa Cattolica verrà esentata.

In particolare temiamo, con ragionevole certezza, che tale esenzione dall'ICI, che comporterà cospicue riduzioni di introiti nelle casse comunali in aggiunta ai già gravi tagli previsti per gli Enti locali dalla nuova finanziaria, verrà compensata con nuove imposizioni a carico dei contribuenti.

Noi, firmatari di questo Appello, ci rivolgiamo quindi a Lei, quale garante e custode della Costituzione e anche come nostro "concittadino onorario" , invitandoLa a vigilare, come Suo costante e apprezzatissimo costume, affinché non si affermi la disparità di trattamento fra i cittadini e affinché vengano tutelati i valori della laicità dello Stato rispettando le esigenze religiose in altre forme e non con intollerabili privilegi.

La "Consulta per la Libertà di Pensiero e la Laicità delle Istituzioni" della città di Roma

Per l'adesione scrivere a consultalaicaroma at email.it con un copia e incolla dell'Appello e aggiungere, sotto la firma della Consulta, la parola "aderisco" con i vostri dati anagrafici completi dell'indirizzo di residenza.

Giulio C.Vallocchia valceg at email.it