"come quelle ventate di aria fresca che spazzano via nuvolosi neri e portano il sereno"



Da: did 
Data: Sat, 22 Jan 2005 15:40:05 +0100
A: "didaski >> did"
Oggetto: [Fwd: Addio, Ngo Van.]


Ricevo dalla Giovane Talpa e inoltro
D.

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto:     Addio, Ngo Van.
Data:     Sat, 22 Jan 2005 11:03:54 +0100
Da:     giovanetalpa


IN MEMORIA DI NGO VAN XUYET: MILITANTE RIVOLUZIONARIO



Ngo Van Xuyet, è morto alla veneranda età di 91, in quella Parigi in cui
si era trasferito nel 1948, il 1 gennaio 2005. Militante dei movimenti
rivoluzionari e anticoloniali in IndoCina negli anni ¹30, una volta
compresa la politica nazionalista di Ho Chi Minh si avvicinò ai gruppi
trotskisti che contestavano la politica interclassista del Pc
vietnamita. Negli anni ¹40 le bande staliniste, di fronte alla crescita
in Vietnam di una forza più coerentemente rivoluzionaria, si scatenarono
nel massacro e nella persecuzione dei militanti rivoluzionari. Grazie a
Ngo Van, successivamente, si potè conoscere nei dettagli non solo la
storia del movimento anticoloniale in Indocina che non fossero il
prodotto della ³scuola di falsificazione stalinista²  ma anche i metodi
utilizzati dagli stalinisti per stroncare qualsiasi opposizione
rivoluzionaria.

Dopo la distruzione fisica dell¹opposizione antistalinista, Ngo Van,
emigrò in Francia nel 1948 dove lavorò come operaio e conobbe la sua
compagna Sophie Moen. Si allontanò già allora dalle posizioni trotskiste
per avvicinarsi al consiliarismo di Maximilien Rubel e divenne grande
amico di Paul Mattick. Dal 1958 fu militante dell¹ILO (Informations et
liason ouvrières) creato da Claude Lefort e Henri Simon e più tardi
dell¹ICO (Informations et corrispondence ouvrière) che si sciolse nel
1973. Fu una rappresentazione vivente di dirittura e statura morale
proletaria. La sua spinta e il suo impegno per un¹emancipazione umana
complessiva lo spinsero a diventare un raffinato sinologo ma anche a
prendere in mano il pennello per disegnare moltissimi acquarelli di cui
la sua casa era piena in ogni angolo.

Tra le sue opere ricordiamo lo straordinario /Viet-Nam 1920-1945,
révolution et contre-révolution sous la domination coloniale/ (rééd.
Nautilus, 2000), ma anche l¹ispirata autobiografia /Au pays de la cloche
fêlée. Tribulations d'un Cochinchinois à l'époque coloniale
/(L'Insomniaque, 2000), e anche altri saggi di grande valore come
/d'autrefois du Vietnam /(éd. You Feng) en 2001, /Utopie antique et
guerre des paysans en Chine/ (éd. du Chat qui pêche) en 2004). Chi
scrive ebbe l¹occasione di conoscerlo durante una festa di Lutte
Ouvriere, negli anni ¹90, durante una presentazione del suo libro sulla
³rivoluzione e controrivoluzione in Vietnam². La sua mitezza, tipica
forse delle genti indocinesi, si mischiava a una fermezza che
sprigionava da tutta la sua persona: a 80 anni, lo ricordo con lisci
capelli bianchi portati ordinatamente all¹indietro, magro, alto, il
busto eretto, la parlata semplice e compassata di chi non bisogno di
parole stridule per esprimere le sue idee.

Nel provincialismo e nella grettezza di quello che vorrebbe essere il
movimento rivoluzionario italiano, più spesso impegnato a tracciare
confini settari o, all¹opposto, a conquistare poltrone in partitini o
sindacati riformisti, la figura di Ngo Van, non lascerà traccia alcuna.
Bene così. Era uomo di ben altro spessore, che si elevava al di sopra
delle liti da pollaio e del lavorio del politicantismo. La GT nella
misura delle sue forze, agirà perchè quelle tradizioni, quei sogni, a
cui faceva riferimento Ngo Van si spargano come quelle ventate di aria
fresca che spazzano via nuvolosi neri e portano il sereno.

Addio, Ngo Van. La lotta continua.

Yurii Colombo