VENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE



COMUNICATO STAMPA

IO, SPERIAMO CHE NON MI VENDONOŠ!

A ridosso dell'approvazione della Legge Finanziaria, il Governo, per fare
cassa,  si appresta a  varare l'ennesimo esempio di quella "finanza
creativa" che ha caratterizzato l'esecutivo  in carica e che ha prodotto il
vero e proprio saccheggio, da parte dello stato e delle banche, delle
riserve economiche degli Enti pubblici, costruite con i soldi dei
contributi dei lavoratori.
Dopo la cartolarizzazione degli immobili, dopo quella dei crediti, sta per
essere avviato un piano destinato alla dismissione degli immobili
strumentali di proprietà degli Enti Previdenziali, in particolare INPS,
INAIL ed INPDAP. Negli elenchi figurano le Sedi istituzionali degli Enti
delle principali città, comprese le Direzioni Generali.
L'operazione consiste nella costituzione, da parte dello stesso Ministero
dell'economia, di un Fondo comune di investimento, affidato ad un consorzio
di banche e gestito da una società per azioni, al quale vanno trasferiti
gli immobili in questione. In cambio di  questo "trasferimento", gli Enti
riceveranno un corrispettivo correlato al valore stabilito da una perizia,
effettuata da un esperto indipendente.
A questo punto il fondo potrà curare la vendita degli immobili e gli Enti
potranno continuare ad usufruire degli stabili ceduti mediante il pagamento
di un canone di importo non ancora definito, inizialmente all'Agenzia del
Demanio, che gestirà tutti i contratti di locazione degli immobili
trasferiti e successivamente, direttamente al proprietario secondo  libero
mercato.
 E' così che il Governo intende reperire i fondi per una riforma fiscale
destinata nei fatti a favorire esclusivamente i ceti più alti?
E' evidente che una manovra di questo tipo si ripercuote interamente sui
lavoratori, in quanto le risorse per pagare i canoni di locazione degli
stabili ceduti, graverebbero sugli Enti e di conseguenza, indirettamente,
sui contributi dei lavoratori.
	Sarebbe infine prevista la  vergognosa  ed assurda  possibilità di
(ri)acquisto,  sempre  a prezzi di libero mercato, da parte degli Enti,
degli immobili ceduti! Tutta l'operazione deve essere conclusa, non a caso,
entro  l'anno, ed è già in fase di definizione  la valutazione del valore
degli immobili.
 	La RdB CUB che ha più volte in passato apertamente disapprovato le
varie cartolarizzazioni del patrimonio immobiliare degli Enti
Previdenziali, ribadisce la  netta opposizione a questo  ennesimo furto,
maldestramente mascherato dall'esigenza di ridurre i costi e di
razionalizzare l'utilizzo degli immobili, che ancora una volta lede
l'autonomia decisionale e gestionale degli Enti previdenziali e si
configura come un nuovo attacco  alla esistenza stessa degli Enti.
	Di fronte a questo scenario, la RdB CUB chiede  agli Organi dei tre
maggiori Enti del Parastato di intervenire fermamente, mettendo in atto
tutte le azioni finalizzate ad  impedire che si attui questo disegno ed
invita tutti i lavoratori alla mobilitazione in difesa della previdenza
pubblica.

Roma, 8 novembre 2004
R.d.B. Pubblico Impiego



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