Alitalia - NO AGLI ACCORDI



Ciao,

se continua così saremo ricordati come l'unica categoria capace di subire
tagli salariali, migliaia di esuberi, terziarizzazioni, cassa integrazione,
mobilità, privatizzazione, peggioramenti normativi senza che le maggiori
organizzazioni del comparto siano state capaci di opporre un progetto
alternativo
ed una opposizione determinata.

Pesante è la responsabilità che le 9 sigle si sono assunte più volte quando
hanno bloccato la mobilitazione dei lavoratori per farsi invischiare in
trattative, incontri segreti, rinvii e quant'altro, avviando la categoria
alla disfatta totale.

I lavoratori dovranno chiamare a rispondere di tale scempio dei nostri diritti
e del nostro futuro chi ha gestito e ha soffocato una vertenza così delicata
ed importante per migliai di lavoratori, per le loro famiglie e per il futuro
industriale del Paese.

Addirittura la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali sembrano
ancora tutt'altro che definiti nonostante le 9 sigle abbiano firmato oltre
3600 esuberi!

E' il momente di riappropriarci del nostro futuro.

E' il momento della disdetta da quelle organizzazioni sindacali dimostratisi
incapaci di reagire e totalmente subalterne all'azienda e al Governo.

E' il momento di iscriversi e dar forza alla CUB TRASPORTI, unica
organizzazione
sindacale che si è opposta con ogni suo mezzo e con tutte le sue forze contro
il Piano di liquidazione dell'Alitalia, denunciando le ambiguità e le
connivenze
delle 9 sigle.


A presto

Buona lettura

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Vertenza Alitalia

SENZA MANDATO DEI LAVORATORI

LE 9 SIGLE ACCETTANO
LA FINE DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA

ÿ il 15-9-04 (terra) e il 17-9-04 (aa/vv) in 9 sigle firmano:

MIGLIAIA DI ESUBERI E PESANTI SACRIFICI

ÿ il 23-9-04  in 8 sigle firmano:

SPEZZATINO DELL'ALITALIA














RESPINGIAMO QUESTO MASSACRO DELLA CATEGORIA
In una settimana, senza mandato da parte dei lavoratori, al tavolo della
trattativa è stato concesso tutto quello che Cimoli aveva richiesto fin
dall'inizio della vertenza e contro cui i lavoratori avevano lottato:

… migliaia di esuberi e pesantissimi sacrifici economici e normativi per
tutta la categoria;

… la creazione di una nuova compagnia aerea privata in cui confluirà solo
il personale di volo e una minima parte di quello di terra.

Si è così conclusa la marcia di avvicinamento all'azienda che le 9 sigle
avevano avviato e proseguito:

Þ il 29-12-03 con la firma della tregua natalizia e la sottoscrizione degli
obiettivi economici-finanziari del Piano di liquidazione di Mengozzi;

Þ il 6-5-04 con la concessione della tregua estiva e con la sottoscrizione
della PRIVATIZZAZIONE e del RIASSETTO SOCIETARIO di Alitalia;

9500 LAVORATORI DI TERRA ESPULSI DALL'ALITALIA!

Con l'accordo del 15-9-04 per terra e del 17-9-04 per AA/VV le 9 sigle
hanno accettato il ridimensionamento dell'Alitalia (2490 esuberi a terra e
altri 1150 a volo!), il taglio salariale e il peggioramento della normativa
mentre con l'intesa del 23-09-04 in 8 sigle hanno sancito lo spezzatino
della Compagnia con la costituzione di AZ Service, società nella quale
finiranno DMO,  AMS, Ground Handling Services, AZ Airport, Atitech,
Divisione Informatica, Prenotazioni, Servizi comuni, etc.

AZ SERVICE sarà partecipata al 100% da Alitalia soltanto per pochi mesi:
una concessione temporanea di Cimoli ai sindacati per dar loro una mano a
salvare la faccia di fronte ai lavoratori e premiarli per il loro senso di
responsabilità.

Successivamente, però, la partecipazione di Alitalia (Fly?) nel capitale di
AZ SERVICE scenderà al 51%, mentre il 49% sarà acquistato da un socio a
capitale pubblico, probabilmente Fintecna: una
società/finanziaria-parcheggio che avvierà presto  la cessione delle
attività e dei lavoratori ad altre numerose aziende (Fraport, Ibm,
Finmeccanica, ecc).

Infine la ricapitalizzazione sul mercato di Alitalia, cioè la sua
privatizzazione (il Tesoro conserverà soltanto il 30% del capitale della
Compagnia), sarà avviata solo per la nuova Alitalia che nel frattempo si
alleggerirà definitivamente dei 10.000 lavoratori di terra: AZ SERVICE sarà
sganciata e la partecipazione di Alitalia nel suo capitale scenderà sotto
il 50%.

Dunque, con l'accordo del sindacato si realizza quanto Berlusconi aveva
annunciato il 1 maggio u.s. (5 giorni prima che le 9 sigle a Palazzo Chigi
accordassero una tregua e firmassero privatizzazione e riassetto
societario!): nella nuova Alitalia ci sarà soltanto la metà dell'attuale
personale!
ESUBERI, SACRIFICI, PRIVATIZZAZIONE E SMEMBRAMENTO:
NON ERA QUESTO IL MANDATO DEI LAVORATORI

Dopo mesi di mobilitazioni, scioperi, assemblee, sit-in, manifestazioni e
cortei è arrivato il voltafaccia delle 9 sigle sindacali presenti al tavolo
della trattativa: hanno svenduto anni e anni di conquiste sindacali!

NON HANNO SALVATO IL FUTURO DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA
NON HANNO SALVATO IL FUTURO DEI LAVORATORI

Per migliaia di colleghi di terra l'alternativa alla cassa integrazione e
alla mobilità (gli ammortizzatori sociali vennero richiesti dalle 9 sigle
fin dall'inizio della vertenza: 11-11-03) è  il trasferimento in AZ SERVICE
e poi in società dal futuro incerto e senza prospettiva. Una trafila simile
a quella dei lavoratori dell'ex-catering Alitalia: da Alitalia a Aeroporti
di Roma, a Ligabue  aiŠlicenziamenti collettivi!

2000 sono i colleghi precari lasciati senza speranze: trattati come vuoti a
perdere. Ricattati e minacciati li attende la disoccupazione mentre i più
fortunati subiranno gli effetti dell'ulteriore deregolamentazione del
lavoro prevista dalla Legge Biagi, recepita dalle 9 sigle nel contratto!

Anche il mantenimento del contratto del Trasporto Aereo sembra suonare come
una beffa: tagli salariali e peggioramenti normativi lo hanno stravolto. Le
9 OO.SS. fanno una sua difesa di ufficio e di facciata e vi restano
abbarbicate non per tutelare i lavoratori ma per conservare i privilegi per
i sindacalisti che un cambio di categoria di riferimento (metalmeccanici,
commercio, ecc) metterebbe in discussione. Non a caso anche il Sult, per
conservare permessi e distacchi per i rappresentanti, ha firmato il
contratto contenente esuberi, sacrifici e Legge Biagi e quindi parte
essenziale del Piano di liquidazione dell'Alitalia.
LA CONCERTAZIONE STA DETERMINANDO
LA DISFATTA DEI LAVORATORI
Con la vertenza Alitalia e gli accordi sottoscritti  è  divenuto evidente a
tutti  quanto sia disastrosa per i lavoratori la linea della concertazione
seguita da tutti i sindacati.

Altro che strenua opposizione delle 9 sigle alla liquidazione
dell'Alitalia: da una parte dichiaravano il Piano irricevibile mentre
dall'altra avviavano la trattativa accettandone la sostanza e i principi
guida.

Dopo aver bloccato la grande mobilitazione dell'autunno 2003 e poi quella
di aprile 2004, è nel nome della "concertazione" che le 9 sigle sono
rimaste invischiate in una ragnatela di incontri  ufficiali e segreti,
rinvii, attese, promesse, conducendo così la categoria alla disfatta.

Subordinate politicamente e culturalmente ai progetti industriali del
Governo e delle controparti, le 9 OO.SS. firmatarie non hanno mai voluto
favorire e attuare una mobilitazione straordinaria che durasse fino ad
imporre un vero risanamento e rilancio di Alitalia e una reale salvaguardia
dei lavoratori.

La deriva sindacale è diventata una slavina inarrestabile di cui a breve
subiremo gli effetti.

Non a caso quello dell'Alitalia sarà il modello (Panorama del 20-9-04
titolava: "La lezione Alitalia!") che le controparti datoriali adotteranno
in altre vertenze: chiameranno salvataggio lo spezzatino e la
privatizzazione, senso di responsabilità il taglio dei salari e il
peggioramento della normativa.

Tale modello, chiamato concertazione aggressiva (dal Tempo del 21-9-04), si
tenterà di esportarlo nelle altre categorie: nei metalmeccanici e nel
pubblico impiego come nel resto del Trasporto Aereo italiano.

E' per questo che la CUB TRASPORTI respinge gli accordi firmati dalle 9
sigle senza alcun mandato:
liquidano la Compagnia di Bandiera e scaricano sui lavoratori il prezzo
della malagestione,
della volontà di abbandonare un settore strategico, della latitanza dei
governi e della politica.
E' IL MOMENTO DELLA DISDETTA DI MASSA DA QUESTI SINDACATI!

PASSA DALLA TUA PARTEŠISCRIVITI ALLA CUB TRASPORTI

UN ALTRO PIANO E' POSSIBILE: ALITALIA UNICA E PUBBLICA!
29 Settembre 2004
		C.U.B. TRASPORTI