CACCIARI, DIVIETO VELO RISIBILE MA NESSUNO SCONTRO TRA CIVILTA'



Da agenzia Asca - 30/8/2004 :

14:37 IRAQ: CACCIARI, DIVIETO VELO RISIBILE MA NESSUNO SCONTRO TRA CIVILTA'

(ASCA) - Roma, 30 ago - La richiesta di abolizione della legge francese che vieta l'uso del velo per le donne islamiche nelle scuole pubbliche, in cambio della liberazione dei giornalisti, e' solo un pretesto usato dalle frange piu' integraliste per alzare il livello dello scontro, ma le 'civilta'' non c'entrano, anche se l'occidente deve fare una scelta di campo e battersi anche militarmente per fermarle, sotto l'egida dell'Onu. Massimo Cacciari, avvicinato  a margine della conferenza stampa della Margherita sulle politiche energetiche, non concorda con l'analisi tracciata oggi in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica' dal presidente del Senato Marcello Pera. ''La nostra civilta' non si esprime con una legge assolutamente risibile che impedisce alla gente di andare con il cappuccio, con il velo, come cavolo vuole, come le nostre fanciulle girano con gli ombelichi e i nasi traforati - argomenta il filosofo oggi componente della direzione della  Margherita -, il problema e' che in Iraq stiamo assistendo a un escalation senza esclusioni di colpi all'interno dell'opposizione, si estremizza tutto per fare terra bruciata tra le posizioni moderate e piu' estreme''. ''Siamo di fronte a un conflitto geopolitico radicale - spiega Cacciari - i nostri paesi sono chiamati a schierarsi, non c'e' dubbio, non possiamo semplicemente andare in cerca di colpe e responsabilita', ci sono forze in gioco poderose che cercano di destabilizzare il medioriente e mandare a remengo tutti i regimi alleati con il cosidetto occidente e questo potrebbe avere conseguenze catastrofiche per noi''.''Dobbiamo asssumerci le nostre responsabilita', siamo stati colonialisti, imperialisti, fascisti, nazisti, ma cosa centra Dio, la religione e la civilta' - sostiene l'ex sindaco di Venezia - si deve fare ogni sforzo perche' l'Europa si dia una politica unitaria, imporre una riforma radicale delle Nazioni Unite e su questa base mantenga i propri impegni in aree decisive come l'Iraq e l'Afganistan, ma con truppe dell'Onu, se non ci vanno non possiamo andarci neanche noi''.
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