facciam rispettare la legge!



SMS, come dire: "no, grazie"

I milioni di messaggini elettorali mandati agli italiani potrebbero costare
molto caro alla Presidenza del Consiglio e anche agli operatori telefonici.

Di sicuro potrebbero comportare un gran lavoro per far fronte al ricorso che
ogni cittadino - tra quelli raggiunti dall'Sms - potrebbe mettere in atto
per conoscere come è stato possibile che i propri dati personali siano stati
forniti a chi ha lanciato il messaggio. Insomma, in nome della privacy gli
sviluppi potrebbero essere sorprendenti.

Attraverso il formulario che pubblichiamo qui sotto, ogni cittadino potrebbe
richiedere ufficialmente alla Presidenza del consiglio di conoscere come e
perché i propri dati personali siano venuti in suo possesso e per quali
cause ne sia stato fatto un uso improprio. A quel punto la Presidenza del
consiglio ha 15 giorni di tempo per rispondere a ciascun singolo
interpellante. Se ciò non avviene, il cittadino può rivolgersi al Garante
per la privacy e aprire un procedimento al termine del quale, in teoria,
l'autorità potrebbe anche decidere di sanzionare la Presidenza del
consiglio. In ogni caso, anche se solo venisse stabilito (come da legge) il
rimborso delle spese amministrative (250 euro), moltiplicato per il numero
dei facenti ricorso, la somma risultante sarebbe di tutto riguardo.

Per chi volesse seguire questa strada, alcuni legali hanno messo in Rete lo
schema che ogni cittadino può usare e che si può scaricare in formato .doc
(Word) e .pdf (Acrobat). La richiesta può essere inviata mediante lettera
raccomandata, telefax o posta elettronica. Nei primi due casi è opportuno
inviare copia del proprio documento di identità.


ELEZIONI - Garante privacy valuterà sms inviati da governo
    "Sugli esposti annunciati e sulle richieste di chiarimenti, il Garante
per la Privacy si riserva le proprie valutazioni collegiali". Dopo le
polemiche dell'opposizione sugli sms inviati dalla Presidenza del Consiglio
a tutti gli italiani sulle modalità del voto, il Garante ricorda che l'invio
di sms per conto di soggetti pubblici senza il consenso dell'interessato è
limitato ai casi di "disastri e calamità naturali" e "per ragioni di ordine
pubblico, igiene e sanità pubblica". Deroghe ammesse con provvedimento
d'urgenza

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Piazza Colonna - Palazzo Chigi

Roma

Il sottoscritto......................(dati anagrafici).............titolare
dell'utenza telefonica mobile .........(specificare il nome del

gestore)........n. ............ fa presente di aver ricevuto, in data 11
giugno 2004, sul proprio telefono cellulare, un messaggio mediante sms da
codesta Presidenza avente il seguente contenuto: "Elezioni 2004. Si vota
sabato 12 dalle 15 alle 22 e domenica 13 dalle 7 alle 22. Necessari
documento e tessera elettorale. Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mittente: PresDelCons".

Tutto ciò premesso il sottoscritto,

    * preso atto del comunicato stampa del Garante per la Protezione dei
dati personali del 11 giugno 2004, con il quale, in applicazione del
provvedimento del 12 marzo 2003, si limitano "le condizioni che permettono
agli operatori di telefonia mobile di inviare, in deroga al principio del
necessario consenso degli interessati, messaggi Sms ai casi di disastri e
calamità naturali e alle ragioni di ordine pubblico, igiene e sanità
pubblica" e si precisa che "la deroga è ammessa sulla base di un
provvedimento d'urgenza dell'autorità pubblica competente";
    * preso atto che tale evenienza non può ritenersi applicabile al caso di
specie, in ragione del citato provvedimento 12 marzo 2003, in quanto il
messaggio mediante sms è giunto al telefono del sottoscritto non per il
tramite del gestore di telefonia ma direttamente dal soggetto pubblico, ed
essendo ammessa tale forma di comunicazione solo nell'ambito "dei propri
compiti e per le sole finalità connesse ad una specifica richiesta o
indicazione dell'interessato";
    * ritenuto comunque che, anche nelle ipotesi di urgenza richiamati dal
comunicato stampa del Garante, il soggetto che invia i messaggi "deve
altresì informare preventivamente e adeguatamente gli abbonati e i titolari
di carte (....) circa la possibilità di ricevere Sms "istituzionali", anche
nel caso di emergenze e (ove non lecitamente disposto altrimenti) di
adempimento ad un provvedimento contingibile ed urgente che abbia le
caratteristiche descritte";
    * visti gli artt. 13 e 23 del d. lg. n. 196/2003 in materia di
informativa e consenso al trattamento dei dati personali;

Fa richiesta a codesta Presidenza, ai sensi dell'art. 7, comma 2, del d. lg.
n. 196/2003, di conoscere:

    * natura origine dei propri dati personali detenuti;
    * finalità, logica e modalità del trattamento connesso con l'invio dei
messaggi;
    * estremi identificativi del titolare e dei responsabili del
trattamento;
    * modalità con le quali è stata fornita la necessaria informativa e
richiesto il relativo consenso all'interessato;
    * ambito di comunicazione dei propri dati a terzi;
    * modalità e tempi di conservazione dei propri dati.

Il sottoscritto fa presente che, decorso il termine previsto dall'art. 146,
comma 2, del d.lg. n. 196/2003 (quindici giorni), in caso di riscontro
inidoneo o mancante alle richieste di cui sopra, si vedrà costretto a
presentare ricorso all'Autorità garante per la protezione dei dati
personali.

Firma

------

Inviare a

Presidenza del Consiglio dei ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370
00186 Roma - Italy
tel. +390667791

e

Garante per la protezione dei dati personali
Piazza di Monte Citorio n. 121 00186 ROMA
E-mail: garante at garanteprivacy.it
Fax: (+39) 06.69677.785
Centralino telefonico: (+39) 06.69677.1