oggi non abbiamo scioperato



Ai sindacati confederali della scuola

Agli organi di stampa




E' forse la prima volta che accade che, in occasione di uno sciopero che
riguarda direttamente anche gli insegnanti, come quello di oggi del pubblico
impiego, la scuola Anna Frank di Genova Marassi funzioni al completo.

Nessuno di noi ha aderito allo sciopero, ma non è stata una decisione facile
da prendere.

Proprio per questo desideriamo illustrarvene le ragioni.

L'anno scolastico in corso è stato caratterizzato da un livello di
mobilitazioni assolutamente inedito contro la riforma Moratti: non si
vedevano da molti anni genitori, insegnanti ed alunni in piazza, impegnati
in dibattiti e mostre, addirittura in occupazione notturna delle rispettive
scuole.

In centinaia di occasioni abbiamo sollecitato la proclamazione di uno
sciopero della scuola, dalla materna all'università, contro i guasti
provocati da  questo ministro e contro le inadeguatezze che riscontriamo da
sempre: non siamo stati ascoltati. La scuola è stata "uno" degli elementi
della mobilitazione a difesa delle pensioni, alla quale abbiamo partecipato.
Ma non si è scelto di rendere evidente a a tutta l'opinione pubblica che la
scuola non è solo un problema di genitori e di insegnanti, ma è uno degli
elementi che caratterizzano una cultura ed una civiltà.

Addirittura, in alcune assemblee sindacali ci è stato suggerito di difendere
il tempo pieno inserendolo come sperimentazione all'interno dell'autonomia
scolastica: e quanto ha indignato soprattutto chi si è impegnato in mille
modi a difenderlo come diritto.

Potremmo continuare a lungo, ma vogliamo sottolineare solo un altro elemento
che caratterizza le manifestazioni di oggi: all'interno della convocazione
dello sciopero da parte del sindacato confederale della scuola è stata
inserita la parte relativa al contratto dei dirigenti scolastici.

La legge sull'autonomia e la politica scolastica da almeno un decennio hanno
fatto ogni sforzo per rendere i dirigenti scolastici "altro" dagli
insegnanti: manager formati in gestione ed economia aziendale; ben pagati in
un mondo di precari e "regolari" costretti a prestare la massima attenzione
alle proprie spese; reali controparti delle rappresentanze dei lavoratori
anche nei casi in cui sono personalmente sensibili alle problematiche
sociali e sindacali; e che  anche nella denominazione hanno perso l'
aggettivo "didattico".

Avevamo chiesto di scioperare per i nostri alunni, per le nostre condizioni
di lavoro, per un diverso concetto di educazione che coinvolgesse l'intero
paese, e non per il contratto dei nostri dirigenti.

Per questo oggi, e non a cuor leggero, siamo tutti e tutte a scuola

Insegnanti e ATA della scuola a tempo Pieno "Anna Frank" - Genova