La Toscana riconosce le coppie omosessuali



Comunicato Stampa Arcigay Toscana
La Toscana riconosce le coppie omosessuali
Il presidente regionale De Giorgi: "c'è urgenza di una Legge contro le
discriminazioni"

 Web Staff, 6 maggio 2004

Nella seduta notturna di ieri, il Consiglio Regionale della Toscana ha
approvato la versione del nuovo Statuto Regionale che era stata licenziata
dalla Commissione e che, accanto alla valorizzazione e alla tutela della
"famiglia" - tradizionale, aggiungiamo noi - "fondata sul matrimonio",
prevede "il riconoscimento delle altre forme di convivenza".

"Si tratta di una decisione storica - commenta Alessio De Giorgi, Presidente
Regionale di Arcigay - perché nessun altro Statuto regionale ad oggi
riconosce le diverse forme di convivenza, tra cui quelle tra persone del
medesimo sesso. Accanto a questo, un altro elemento di grande valore è l'
inserimento dell'orientamento sessuale tra le cause di non discriminazione,
così come è già nella nuova Costituzione Europea, nel Trattato di Nizza e
nei testi costituzionali occidentali più moderni. Lo Statuto della Regione
Toscana, con questa decisione, si colora dei valori dell'Europa, e rende
sempre più stridente la distanza abissale che il nostro Paese, con il
governo che lo guida, ha accumulato con tutti le altre nazioni europee - è
di ieri la notizia che la Spagna si appresta, anche col consenso della
Chiesa cattolica nazionale, a riconoscere con una legge le coppie
omosessuali -. Grazie al cielo è stato respinto un emendamento di Forza
Italia, che limitava tale riconoscimento alle sole coppie di sesso diverso:
un palese quanto odioso tentativo di discriminazione di cui quel gruppo
consiliare si è macchiato, dimostrando quanto abbia perso ogni minima
caratteristica laica".

"Rimaniamo un po' con l'amaro in bocca - continua De Giorgi - perché avremo
voluto che accanto al riconoscimento delle forme di convivenza, lo Statuto
fosse più esplicito anche sulla non discriminazione: una formulazione di
questo tipo lascerà infatti qualche arma a quelle parti politiche che
intendono privilegiare, come già fanno altre Regioni, Lazio e Lombardia in
testa, le coppie sposate a quelle, anche eterosessuali, che non lo sono. Si
tratterà per noi di mantenere alta la guardia su questo punto.".
"Diventa prioritario - conclude De Giorgi - che a questo punto il Consiglio
approvi velocemente la proposta di legge contro le discriminazioni per
orientamento sessuale e identità di genere che, presentata due anni fa da un
cartello di associazioni gay al Presidente Martini e approvata dalla Giunta
regionale, giace da un anno in Consiglio Regionale, in attesa di essere
discussa. Non approvarla prima del Gay Pride Nazionale che quest'anno si
svolgerà proprio nella nostra Regione, con la manifestazione finale di
sabato 19 giugno, cambierebbe proprio il senso di quella iniziativa, che da
momento di festeggiamento per i risultati raggiunti nella nostra regione si
trasformerebbe in una occasione di denuncia per le promesse fatte e non
mantenute".