Uzbekistan: EBRD taglia gli investimenti per le violazioni dei diritti umani



Uzbekistan: EBRD taglia gli investimenti per le violazioni dei diritti umani
PE: Rapporto della Ridruejo sulla BEI affossato in commissione
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La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha saggiamente deciso di limitare i suoi investimenti in Uzbekistan a causa del mancato progresso nel rispetto dei diritti umani. L'EBRD ha concluso che dopo un anno di sollecitazioni per miglioramenti della situazione politica in Uzbekistan, sono stati fatti progressi molto limitati e la Banca non e' piu' in grado di condurre attivita' finanziarie normali nel paese. Human Rights Watch ha incoraggiato la banca a continuare a usare le richieste di riforma come strumento politico di cambiamento. Il ruolo della banca potrebbe essere reso piu' importante usando questo sistema come metodo standard per misurare i progressi e per legare il livello di coinvolgimento finanziario della banca direttamente al progresso che i paesi compiono nel soddisfare le richieste sui diritti umani e la democrazia. 


Fonte: Human Rights Watch; Friends of the Earth International
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:eco_fabiocchi at tin.it   
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7 Aprile 2004 - La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) ha saggiamente deciso di limitare i suoi investimenti in Uzbekistan a causa del mancato progresso nel rispetto dei diritti umani, ha detto oggi Human Rights Watch. 

Il Consiglio dei Direttori della Banca ha preso ieri la decisione dopo la scadenza del periodo di tempo concesso al governo Uzbeko per soddisfare certe condizioni sui diritti umani come prerequisito per ulteriori investimenti. L'EBRD ha concluso che dopo un anno di sollecitazioni per miglioramenti della situazione politica in Uzbekistan, sono stati fatti progressi molto limitati e la Banca non e' piu' in grado di condurre attivita' finanziarie normali nel paese. E' stato deciso di limitare gli investimenti nel settore privato e rimanere nei progetti del settore pubblico solo nei casi in cui essi servano direttamente al benessere generale della popolazione. 

Human Rights Watch ha plaudito alla decisione dato che il governo Uzbeko continua a violare i diritti umani. Con questo gesto la Banca dimostra di essere seria sulle richieste di riforma. 

In un rapporto pubblicato prima della decisione della EBRD, HRW ha documentato la persistente reticenza del governo Uzbeko nell'adottare le necessarie riforme richieste dall'EBRD, e ha chiesto alla Banca di sospendere tutti i prestiti nel settore pubblico in Uzbekistan finche' il governo non fara' passi in avanti nel rispetto dei diritti umani. Precisando che le sole eccezioni accettabili riguardano i progetti che servono direttamente alla salute, all'educazione e al benessere della popolazione, pur essendo necessario un forte monitoraggio sulla gestione di questi fondi. 

Significativamente, la decisione dell'EBRD sull'Uzbekistan rende chiaro che l'istituto finanziario continuera' a monitorare gli sviluppi nel paese e fara' pressioni sul governo per fare le riforme al fine di creare liberta' di stampa e maggiore apertura politica, oltre che per il libero funzionamento e registrazione di gruppi indipendenti della societa' civile, e per l'implementazione delle raccomandazioni del relatore speciale dell'ONU sulla tortura fatte in seguito alla visita in Uzbekistan nel 2002. La nuova strategia per il paese dovrebbe essere adottata dall'EBRD nella primavera 2005. 

Human Rights Watch ha incoraggiato la banca a continuare a usare le richieste di riforma come strumento politico di cambiamento, e di creare un sistema coerente di monitoraggio dei progressi compiuti per soddisfarle. HRW ha anche chiesto alla comunita' internazionale nel suo insieme, e in particolare ai governi che controllano l'EBRD e le altre istituzioni finanziarie internazionali, di fare la loro parte per promuovere le richieste della EBRD sui diritti umani. La Banca ha creato un momento importante favorevole alle riforme in Uzbekistan che altri attori dovrebbero sfruttare. E' importante che la comunita' internazionale parli con una sola voce su queste questioni e mandi un segnale forte e coordinato al governo sulla necessita' di fare miglioramenti tangibili nel rispetto dei diritti umani. 

Secondo HRW, l'EBRD dovrebbe adottare lo stesso sistema usato in Uzbekistan anche in altri paesi dove opera. Ci sono diversi paesi, specie in Asia Centrale e nel Caucaso, dove un approccio simile a quello preso in Uzbekistan sarebbe giustificato. Il ruolo della banca potrebbe essere reso piu' importante usando questo sistema come metodo standard per misurare i progressi e per legare il livello di coinvolgimento finanziario della banca direttamente ai progressi che i paesi compiono nel soddisfare le richieste sui diritti umani e la democrazia. 


Intanto il rapporto dell'Europarlamentare Monica Ridruejo sulla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e' stato completamente affossato durante la sua seconda lettura nella Commissione Economica e Monetaria (EMAC) del Parlamento Europeo. Il rapporto affrontava questioni chiave come la trasparenza e la responsabilita' della BEI che gestisce i soldi dei contribuenti Europei. Alla fine dell'incontro in commissione, la Ridruejo ha votato contro il testo profondamente alterato e ha ritirato il proprio nome dal rapporto. 

Cinque membri della commissione hanno presentato 125 emendamenti che chiedevano la completa cancellazione di 14 dei 32 paragrafi del rapporto. Il deputato Lussemburghese Robert Goebbels (PSE) voleva cancellarne 28 su 32, mentre lo Svedese Olle Schmidt (ELDR) che durante la sessione odierna ha sostenuto di essere per la trasparenza, ha chiesto la cancellazione di quasi la meta' dei paragrafi, compresi quelli che chiedevano maggiore trasparenza sulla BEI e sulla sua gestione. 

Secondo Friends of the Earth, CRBM e CEE Bankwatch e' estremamente allarmante che il PE ha votato contro tutte le raccomandazioni piu' importanti. L'incontro di oggi in commissione e' stato molto breve e non ha permesso di portare avanti una discussione reale. L'atmosfera tesa ha portato la presidente della commissione EMAC, Randzio Plath (PSE), ad accusare la Ridruejo di offendere gli altri membri della commissione. Mentre sosteneva che non era merito della Ridruejo (PPE) ma gli altri membri della commissione l'aver introdotto la questione della trasparenza nelle discussioni, la Plath ha gestito la sessione assicurando che nessuna delle raccomandazioni sulla trasparenza e good governance del rapporto originario sopravvivessero nella versione finale.

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