PE: UE SIA COERENTE CON MOSCA



EUROPARLAMENTO: EUROPA SIA COERENTE CON MOSCA A ULTIMO VERTICE UE-RUSSIA
DICHIARAZIONI SPETTACOLARI SU CECENIA

26/02/2004 | Ansa | CHECHNYA |


Bruxelles. L'Europarlamento chiede ai governi dell'Unione di parlare con una
voce sola con la Russia e chiede al Consiglio Ue di "utilizzare, se
necessario, tutte le misure a disposizione dell'Unione Europea per
influenzare la politica russa in Cecenia e promuovere interessi di sicurezza
e la soluzione del conflitto". Nella risoluzione di Bastiaan Belder (Edd) si
afferma che "al termine dell'ultimo vertice Ue-Russia sono state rilasciate
dichiarazioni spettacolari sulla Cecenia che erano diametralmente opposte a
posizioni Ue ben definite e solidamente motivate". Nel testo si fa anche
riferimento a "dichiarazioni rilasciate senza il benché minimo coordinamento
dai leader di taluni stati membri" che hanno reso "eccessivamente difficili
i negoziati con la Russia sul transito nella regione di Kaliningrad" e che
"gli stati membri e i principali rappresentanti Ue hanno dato segnali
contraddittori in seguito all'affare Yukos". In particolare l'euroassemblea
chiede al Consiglio di "concordare iniziative concrete per assicurare la
coerenza delle dichiarazioni e delle azioni dei leader dei suoi Stati
membri, del Consiglio in quanto istituzione e della Commissione, consentendo
in tal modo all'Unione di esercitare la sua influenza nel modo più
efficace". La relazione approvata in plenaria parte dal presupposto che
"date le sue dimensioni, risorse e politiche, la Russia svolge un ruolo
fondamentale per la sicurezza e la stabilità dell'Europa e che la Ue attua
una politica di impegno costruttivo nei confronti della Russia". I
parlamentari, che nel dibattito hanno espresso preoccupazione per i recenti
sviluppi in Russia per quanto riguarda il governo, indicano gli obiettivi
sui quali "formare la nuova politica nei confronti della Russia": garantire
rapporti di buon vicinato, promuovere diritti umani, la democrazia, la
stampa indipendente, la società civile, la libertà religiosa, lo stato di
diritto e la trasparenza, prefiggendosi in particolare "l'urgente
miglioramento della situazione in Cecenia"; cooperare nell'affrontare i
"conflitti congelati" nel Caucaso meridionale; sfruttare "il potenziale
esistente per un'estensione degli scambi che verrebbero agevolati
dall'adesione russa all'Omc". Nella relazione si sottolinea come "la
mancanza di dialogo sulla Cecenia sia moralmente e politicamente
indifendibile". I parlamentari europei hanno anche adottato un emendamento
del relatore con il quale si definisce "inaccettabile qualsiasi tentativo di
trattare la democrazia, lo stato di diritto e i diritti dell'uomo come
questioni settoriali prive di collegamento reale con lo sviluppo globale
delle relazioni Ue-Russia". Approvata anche una proposta di modifica
presentata fra gli altri dal radicale Olivier Dupuis, dal capogruppo del Ppe
Hans Gert Poettering e dai verdi Daniel Cohn Bendit e Monica Frassoni, in
base alla quale "la deportazione di tutta la popolazione cecena in Asia
centrale il 23 febbraio 1944 su ordine di Stalin costituisce un atto di
genocidio". L'assemblea inoltre sollecita il Consiglio a rinnovare i suoi
appelli alla Russia, affinché sia consentito agli ispettori Onu di visitare
la Cecenia.