Sunto del simposio contro l'isolamento carcerario e petizione



Cari amici e care amiche, compagni e compagne,

nei due giorni di simposio contro l'isolamento nelle carceri di tutto il
mondo sono stati affrontati i problemi relativi ai vari tipi di carcere e ai
vari tipi di isolamento che vengono praticati nelle carceri di tutto il
mondo soprattutto nei confronti dei detenuti politici.
Sono state fatte relazioni da parte di comitati re associazioni turche,
irlandesi, palestinesi, tedesche, basche, italiane e di altri paesi che
lottano contro il sistema disumano dell'isolamento e in molti casi della
tortura. Sono state anche evidenziate le conseguenze a livello fisico e
psicologico che tali pratiche comportano sull'individuo.
Emozionante la testimonianza del padre di due ragazze turche che sono morte
a seguito dello sciopero della fame ad oltranza. Comune a tutti i
partecipanti la volontà di continuare la lotta per la libertà di tutti i
detenuti politici e la lotta contro l'imperialismo. Ferma anche la condanna
contro l'Unione Europea che ha adottato il sistema delle liste nere, già
praticato negli Stati Uniti e in altri paesi che mettono al bando
organizzazioni considerate terroristiche. Infine la condanna
dell'aggressione contro l'Iraq e dell'occupazione israeliana dei territori
palestinesi.
Oggi ci sarà a Roma una manifestazione davanti all'ambasciata  turca e al
Parlamento.

LIBERTA' PER TUTTI I DETENUTI POLITICI!
NO ALL'ISOLAMENTO!
NO ALLE CARCERI SPECIALI!
NO ALL'OCCUPAZIONE DELL'IRAQ!
NO ALL'OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA!




Women's International League for Peace and Freedom
Lega internazionale di donne per la pace e la libertà
Consultative Status with United Nations ECOSOC, UNCTAD and UNESCO
Special consultative relations with FAO, ILO and UNICEF
Sezione italiana - Presidenza: c.p.46 - 73100 Lecce. Tel/fax +39 832 348552
Segreteria:  via della Lungara 19 - 00165 Roma - Fax 06 372 3742
Email: ada.donno at tin.it - Web : http://digilander.libero.it/awmr/wilpf
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In occasione del Simposio internazionale contro la tortura e l'isolamento
carcerario che si è tenuto a Firenze nei giorni 19-20-21 dicembre 2003  con
il Patrocinio della Regione Toscana, la Sezione Italiana della WILPF
(Women's International League for Peace and Freedom), ha presentato questa
petizione per il Governo turco e si impegna a farla firmare dalle altre
sezioni .WILPF.


PETIZIONE PER ABOLIRE L'ISOLAMENTO NELLE PRIGIONI DI "TIPO F" IN TURCHIA

Il 20 ottobre 2000 in Turchia, un centinaio di prigionieri politici
iniziarono lo sciopero della fame per protestare contro il progetto di
nuove carceri di massima sicurezza, quelle composte esclusivamente da celle
d'isolamento (F-Type).

L'isolamento totale, definito anche "tortura bianca" è un modo coercitivo
di sottomissione e spersonalizzazione.
I detenuti sapevano che, una volta isolati, sarebbero stati più esposti
alla tortura e ai maltrattamenti.

La maggior parte dei prigionieri politici devono la loro sopravvivenza in
quelle prigioni infernali alla loro vita collettiva. Infatti, quando uno di
loro era ferito in seguito alle torture, poteva ricevere l'aiuto dei  suoi
compagni.

Fino a quel momento, i prigionieri politici in Turchia avevano pagato un
pesante tributo nella lotta per i diritti più elementari come il diritto
alla lettura, il diritto di visita di parenti ed avvocati, il diritto alla
vita sociale in carcere.

Nel 1996, nel corso di uno sciopero della fame dal risultato tragico, 12
prigionieri avevano perduto la vita per ottenere la chiusura della prigione
di Eskisehir, il prototipo delle prigioni "F-Type" attuali.

Questa volta, due mesi dopo l'nizio dello sciopero della fame, il governo
decise di intervenire con le armi.

Il 19 dicembre 2000, i militari turchi lanciarono un assalto a 20 prigioni
per deportare i detenuti nelle nuove carceri "F-Type".

Questo assalto fu cinicamente chiamato "operazione di ritorno alla vita":
28 prigionieri sono stati selvaggiamente uccisi e circa 1000 gravemente
feriti.

Con questa operazione il governo ha inaugurato le prigioni "F-Type" che
erano state precedentemente dichiarate " conformi alle norme europee" dal
Consiglio d'Europa. (!)


Oggi, 19 dicembre, nel terzo anniversario del massacro, dopo 1136 giorni di
"Death Fast" (sciopero della fame ad oltranza), non meno di 107 prigionieri
e loro familiari hanno perso la vita. Inoltre, 500 prigionieri soffrono
della sindrome di  Wernicke-Korsakoff in seguito alla tortura
dell'alimentazione forzata, una pratica assolutamente proibita dai trattati
internazionali come l'accordo di Malta e quello di Tokyo.

Nel frattempo le autorità turche  fanno orecchie da mercante e rifiutano
qualunque compromesso,
facendosi però passare per una "democrazia completa".

NOI DOMANDIAMO AL GOVERNO TURCO IN NOME DEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI DI
TOGLIERE IL REGIME DI ISOLAMENTO IMPOSTO AI PRIGIONIERI POLITICI

LA FINE DELL'ISOLMENTO CARCERARIO E' L'UNICA CONDIZIONE PER CESSARE IL LORO
"DEATH FAST"


WILPF -SEZIONE ITALIANA
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Anita Fisicaro anita.fisicaro at fastwebnet.it


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