Cgil, Cisl, Uil hanno firmato la chiusura di Arese



Comunicato stampa



Cgil, Cisl, Uil hanno firmato la chiusura di Arese



Finalmente siamo riusciti ad avere il testo dell'accordo : non da fonti
sindacali che si sono premuniti di farlo avere alla stampa ma non ai
lavoratori che da una settimana presidiano la fabbrica.

Un anno fa i sindacati rigettavano unitariamente il piano Fiat che veniva
siglato invece solo dal Governo. Il piano prevedeva che la Fiat ad Arese,
dei 2.500 dipendenti rimasti, se ne sarebbe tenuta 500 e avrebbe spazzato
via gli altri 2000. Che affidava alla eventuale ricollocazione nelle
aziende che sarebbero subentrate nell'area.

Oggi questo accordo contiene la formale accettazione di questo piano.

La Fiat in questo accordo non enuncia nessun impegno a mantenere siti
produttivi in questa area.

I lavoratori posti in cig saranno tutti collocati all'esterno della Fiat.

E' un accordo che spazza via un anno di lotte, gli accordi che prevedevano
la produzione dell'auto ecologica ad Arese, e la sentenza ancora in vigore
che impone alla Fiat di riportare il lavoro in questa area.

Proclamare che essere in cassa integrazione dà il vantaggio di risultare
ancora dipendenti Fiat è una pura finzione mistificatoria.

L'accettazione della "proroga" di questa cassa integrazione in continuità
con la precedente include inoltre la sua accettazione : che abbiamo
contestato con ricorsi legali.

Le modalità della cassa integrazione previste dal decreto governativo,
oltre i corsi di formazione che qui si dice saranno tenuti ad Arese,
prevedono anche l'obbligo di dover accettare l'avviamento a lavori
socialmente utili. Con il rischio di essere obbligati a lavori umilianti
nei comuni, previo se no l'annullamento della cassa.

Con questo accordo si discriminano anche i lavoratori : alcuni dovranno
obbligatoriamente, alla fine dei 12 mesi, andare in mobilità.

Siamo quindi all'ennesimo accordo che segue quelli fatti da 10 anni
all'Alfa Romeo e che hanno progressivamente prodotto la distruzione di
questa fabbrica.

L'accordo prevede anche che qualora ci sia l'annullamento della cigs la
Fiat può procedere alla messa in mobilità dei lavoratori.



Ancora più emblematico è il modo con cui si è arrivati alla firma. Lo Slai
Cobas, che dei cassintegrati rappresenta il 63% dei voti alle ultime
elezioni Rsu, non è stato convocato all'incontro al Ministero. A fatto
compiuto, quando i lavoratori saranno già posti in cig, Cgil, Cisl, Uil
chiedono la consultazione dei lavoratori.



Anche oggi sono continuati i presidi alle portinerie.

Nessun lavoratore è entrato un fabbrica.

Nessun camion ha varcato i cancelli di Arese.



Martedì lo Slai Cobas chiederà di bocciare questo accordo, per richiamare
la Fiat ai propri impegni sullo stabilimento di Arese e nel polo della
mobilità sostenibile.

Perché finalmente si parli di lavoro ad Arese e non di licenziamenti.

Imponendo alla Regione Lombardia un reale insediamento di aziende nell'area
di Arese e l'impegno concreto di assumere i lavoratori



In allegato : il testo dell'accordo



Slai Cobas Alfa Romeo - Arese







Governo, Regione Lombardia, Fiat, Sindacati
Premesso che
- Nel corso del 2003 Sono stati sottoscritti, tra la Regione Lombardia, le
Istituzioni locali, le Organizzazioni Sindacali  e le società immobiliari
proprietarie dell'area, accordi per la ricollocazione dei lavoratori di
Arese nelle iniziative che si svilupperanno nell'area nell'ambito dei piani
di reindustrializzazione, anche attraverso attività di formazione e
riqualificazione.
- Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge 24 novembre 2003
n.328, pubblicato nella G.U. del 25 novembre 2003, che consente la
concessione, in deroga alla normativa vigente in materia, della Cassa
integrazione Guadagni Straordinaria in caso di programmi finalizzati alla
gestione di crisi occupazionali ovvero miranti al reimpiego di lavoratori
coinvolti in detti programmi.
- I rappresentanti della Regione Lombardia hanno dichiarato che è stato
avviato un piano di formazione dei lavoratori già interessati alla CIGS
avente l'obbiettivo di ricollocazione nelle iniziative attivate dalle
società che si insedieranno nell'Area di Arese

Tutto quanto sopra premesso, si è convenuto quanto segue:
- Le OO.SS. e le RSU si sono dichiarate favorevoli al ricorso da parte
dell'Azienda alle Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, nell'ambito
del sopraccitato decreto legge, in quanto la soluzione individuata permette
di gestire l'arco temporale necessario per la ricollocazione dei lavoratori
interessati nell'ambito degli accordi sopra richiamati, sottoscritti tra la
Regione Lombardia, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le
società immobiliari proprietarie dell'area.
- L'Azienda si è dichiarata disponibile ad utilizzare l'intervento
straordinario di integrazione salariale previsto dal citato DL 328/03 per
il periodo dal 9 dicembre 2003 fino al 31 dIcembre 2004,
- Entro il 30 giugno 2004, sarà effettuato un monitoraggio della situazione
occupazionale ai fini del reimpiego dei lavoratori interessati.
- I rappresentanti del Ministero del lavoro, nel prendere atto
dell'allegato accordo sottoscritto dalle parti in data odierna, hanno
dichiarato tale intesa coerente con i contenuti del decreto legge
24.11.2003, n. 328

Fiat - Sindacati
VERBALE DI ACCORDO
Premesso che:

- La società Fiat Auto in data 23 settembre 2003 ha avviato una procedura
di riduzione del personale per 489 operai di Arese, strutturalmente ecce
denti, ai sensi e per gli effetti degli art.4 e 24 della legge 23 luglio
1991 n.223 e successive modificazioni ed integrazioni , e ciò in relazione
alla scadenza (8 dicembre 2003) del periodo di Cigs per crisi aziendale  e
autorizzato con Decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
n.31859 e n.31864 del 27 dicembre 2002
- La procedura di riduzione del personale si è conclusa con verbale di
mancato accordo tra le parti il 3 dicembre 2003.
- Nel corso del 2003 Sono stati sottoscritti, tra la Regione Lombardia, le
Istituzioni locali, le Organizzazioni Sindacali  e le società immobiliari
proprietarie dell'area, accordi per la ricollocazione dei lavoratori di
Arese nelle iniziative che si svilupperanno nell'area nell'ambito dei piani
di reindustrializzazione, anche attraverso attività di formazione e
riqualificazione.
- Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge 24 novembre 2003
n.328, pubblicato nella G.U. del 25 novembre 2003, che consente la
concessione, in deroga alla normativa vigente in materia, della Cassa
integrazione Guadagni Straordinaria in caso di programmi finalizzati alla
gestione di crisi occupazionali ovvero miranti al reimpiego di lavoratori
coinvolti in detti programmi.
- I rappresentanti della Regione Lombardia hanno dichiarato che è stato
avviato un piano di formazione dei lavoratori già interessati alla CIGS
avente l'obbiettivo di ricollocazione nelle iniziative attivate dalle
società che si insedieranno nell'Area di Arese

Si conviene quanto segue :

- Le OO.SS. e le RSU si sono dichiarate favorevoli al ricorso da parte
dell'Azienda alle Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, nell'ambito
del sopraccitato decreto legge, in quanto la soluzione individuata permette
di gestire l'arco temporale necessario per la ricollocazione dei lavoratori
interessati nell'ambito degli accordi sopra richiamati, sottoscritti tra la
Regione Lombardia, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le
società immobiliari proprietarie dell'area.
- L'Azienda si dichiara disponibile, in alternativa alla collocazione in
mobilità, a sospendere dal lavoro in via continuativa, con richiesta di
intervento alla Cigs ai sensi del DL sopra richiamato, 489 operai di Arese
di cui alla procedura di mobilità suddetta, purchè vi sia effettiva
concessione del trattamento di cigs per tale personale, per il periodo dal
9 dicembre 2003 sino al 31 dicembre 2004.
- Verranno inoltre sospesi dal lavoro in via continuativa dal 9 dicembre
2003 sino al 31 dicembre 2004 10 impiegati e 13 operai del comprensorio di
Arese e 2 operai dell'area commerciale di Milano già interessati alla
sospensione del lavoro in via continuativa dal 9/12/2002 e alla procedura
di mobilità conclusasi il 30 luglio 2003 presso il Ministero del Lavoro nei
con fonti dei quali viene prolungato al 31/12/20004 il termine per la
collocazione in mobilità previsto dalla citata procedura.
- Saranno inoltre sospesi dal lavoro in via continuativa dal 9 dicembre
2003 e sino al 31 dicembre 2004 ulteriori 33 impiegati e 3 operai del
comprensorio di Arese  e di Milano già sospesi dal lavoro dal 9 dicembre
2002 e non in possesso dei requisiti per accedere alla mobilità prevista
dalla esperita procedura il 30/07/03.
- Le parti si danno atto di aver esperito le consultazioni sindacali per
complessivi 550 lavoratori  già interessati dal provvedimento di
sospensione dal lavoro del 9 dicembre 2002 per quanto possa occorrere,
vista l'espressa deroga alla normativa vigente contenuta nel decreto legge
328/03.