Continuano ad assegnare medaglie a vedove, figli e parenti, ma non pagano i funerali



Comunicato Stampa RdB Vigili del Fuoco Torino

		Continuano ad assegnare medaglie a vedove, figli e parenti,
ma non pagano i funerali

		La scrivente RdB non può che denunciare quanto avviene in
seno al Ministero dell'Interno, che ormai non fa altro che povera e
speculante propaganda persino sui propri morti, coinvolgendo anche il
Presidente della Repubblica. Il Presidente Ciampi, che in occasione dei
festeggiamenti del CNVVF svoltisi a Napoli, ha insignito diversi parenti di
nostri colleghi di medaglie al valore, in particolare ricordiamo quella
alla memoria del vigili volontario Paolo Sette del distaccamento di Venaria
(TO), caduto durante le operazioni di soccorso; ebbene il Presidente della
Repubblica ha appuntato una medaglia sul petto della vedova di Paolo Sette,
senza sapere che il Ministero ancora deve pagare i funerali del vigile, a
distanza di oltre due anni. Quest'episodio altro non è che, l'ultima
dimostrazione di quanto interesse possa avere il Ministro dell'Interno e il
Dipartimento, per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, qualche parata,
una montagna di promesse ogni tanto qualche misera assunzione, come la
recente approvazione di un aumento d'organico per 590 unità circa, contro
le circa 600 sedi di servizio, una cosa davvero ridicola. Quale interesse o
attenzione può avere un Governo, quando alle riunioni per il rinnovo del
contratto di lavoro, che è scaduto da 18 mesi il Ministro non si presenta?
Dove sarebbe l'efficienza, quando si acquistano gli elicotteri della Marina
per "pochi soldi" perché da buttare, e poi sono stati "sistemati" con costi
superiori all'acquisto del nuovo. E quando si acquistano dall'Esercito i
mezzi movimento terra e autocarri, macchinari dismessi obsoleti e
parcheggiati a Montelibretti, sarà anche questa una prova
dell'ammodernamento previsto per i POMPIERI? Ancor peggio si acquistano le
autopompe a prezzi d'occasione assemblate su telai d'autocarri che la FIAT
mette fuori produzione, che dopo pochi mesi hanno già guai ai serbatoi
dell'acqua, ai freni, alle sospensioni, basta vedere le nostre numerose
denuncie e i costi delle riparazioni: che al momento non sono eseguite per
mancanza di fondi, e soprattutto le autopompe non potranno più viaggiare
perché mancano i soldi per i carburanti, ecco dove il Governo fa i tagli di
bilancio, sulla pelle dei lavoratori e della gente che viene colpita dalle
disgrazie. Oppure l'ammodernamento consiste nell'acquisto di 100 autopompe,
una per Comando provinciale che sono 103 in tutta Italia? In realtà quello
che conta è l'operazione mediatica, riusciamo persino ad inviare personale
in Francia, con mezzi di oltre 30 anni, inviamo squadre con 10 o 11 persone
e mezzi logistici per 6 o 9 persone, ogni commento pare superfluo. Una
considerazione va fatta, certamente i francesi vorrebbero averne di
pompieri italiani, che fanno il lavoro per metà dello stipendio di un
pompiere francese, però forse loro, i funerali li pagano prima di dare le
medaglie alla memoria.

Torino 1/8/2003

Walter Perin