Per i diritti, senza se e senza ma, votiamo s ì al referendum per l'estensione dell'articolo 18



Per i diritti, senza se e senza ma,
votiamo sì al referendum per l'estensione dell'articolo 18

Se il tuo capo può licenziarti in qualsiasi momento e senza una giusta causa,
come puoi rivendicare altri diritti ed essere rispettato per le tue scelte
di vita? I lavoratori e le lavoratrici non hanno uguali diritti: per condizioni
oggettive che attengono il mercato del lavoro, ma anche per scelte e condizioni
personali che riguardano le culture, il genere, l' orientamento sessuale,
il paese di provenienza. Le ideologie razziste e sessiste oggi ispirate
al neoliberismo privano donne e uomini di diritti fondamentali. I pregiudizi
verso le persone omosessuali e transessuali alimentano ancora discriminazioni,
mobbing, emarginazioni, violenze psicologiche, molestie nel mondo del lavoro.
La direttiva europea 78/2000 e il referendum per l'estensione dell'articolo
18 rappresentano insieme, un'importante occasione per estendere tutele e
garanzie a tutti coloro che oggi subiscono discriminazione.
Estendere i diritti del lavoro, renderli davvero universali, è un fatto
di civiltà. Siccome non c' e' pace senza giustizia, noi crediamo che il
NO alla guerra globale sia fortemente legato ad una necessaria alternativa
al modello neoliberista che la genera, producendo sul fronte interno, lo
smantellamento di diritti fondamentali a partire dal diritto a non essere
licenziati senza "giusta causa". Noi vogliamo concorrere alla costruzione
di una diversa cittadinanza per uomini e donne, contrapposta al processo
di precarizzazione che ha pervaso il sistema di garanzie e di tutele esistente,
creando sempre più profonde disuguaglianze e esclusioni.
L'estensione dell'articolo 18 è una tutela immediata per TUTTI/e le lavoratrici
e i lavoratori dipendenti e apre la strada all'estensione dei diritti anche
per il lavoro atipico e precario che dilaga fra le donne e i giovani. La
vittoria del SI contribuirebbe fortemente ad aprire una nuova stagione per
l'affermazione dei diritti di cittadinanza, sociali e civili di tutti, nativi
e migranti. La vittoria del SI determinerebbe nei fatti la prima sconfitta
del governo Berlusconi, un primo stop alle politiche neoliberiste e di
smantellamento
dello stato sociale. Per i movimenti un avanzamento nel segno dell'alternativa
e della trasformazione sociale. Noi che ci battiamo per un altro mondo
possibile,
rivendichiamo una indivisibilità dei diritti sociali e civili. Per queste
ragioni il 15 e il 16 giugno votiamo Sì, impegnandoci per la vittoria del
referendum nelle città dove siamo presenti.

MOS, Movimento Omosessuale Sardo
Ali, Alternativa Lesbica Italiana
GayRoma.it
Arcilesbica Nazionale
Crisalide AzioneTrans, onlus
Arcigay "Il Cassero", Bologna
MIT, Movimento Identità Transessuale
Antagonismogay, Bologna
Circolo Pink, Verona
GLO, Milano
Arcigay-Arcilesbica "Omphalos", Perugia
Arcilesbica "Lady Oscar", Palermo
ArciLesbica Zami, Milano
AltroQuando, Palermo
AGEDO Nazionale
Fuoricampo Italian Lesbian Group Italy
Arcinuovagay, Cesena
ArciLesbica, Bologna
Di'Gay Project, onlus
Arcigay - Arcilesbica "Circomassimo", Ferrara
Circolo Mario Mieli, Roma
Bari Pride 2003
Circolo Arcilesbica, Trento
Arcilesbica-Arcigay "Pianeta Urano", Verona
IREOS - centro servizi autogestito Comunità Queer, Firenze

Mirella Izzo,
Eleonora Dall'Ovo,
Porpora Marcasciano,
Delia Vaccarello,
Massimo Mele,
Mauro Cioffari,
Giovanni Dall'Orto,
Elisabetta Degli Esposti Merli,
Elisabetta Biagetti,
Gabriella Romano,
Massimo Consoli,
Beppe Banchi,
Gino Carpentiero,
John Gilbert,
Imma Battaglia,
Michele Bellomo
Helena Velena,
Vladimir Luxuria

Per aderire all'appello inviare un'e-mail con oggetto "Adesione Sì art.18"
a tittidesimone at libero.it indicando nome, cognome, associazione / circolo
/ gruppo, città, e-mail e telefono.