Lettera aperta ai nostri compagni di lavoro: partecipate allo sciopero generale contro la guerra del 2 aprile



Lettera aperta ai nostri compagni di lavoro.

Sono tantissimi, in tutto il mondo, le donne e gli uomini che non si sono
lasciati ingannare dalle menzogne con cui hanno tentato di giustificare
questa guerra, voluta e decisa a tutti i costi da molto tempo per finalità
di potere e di dominio ormai ben note.
Ognuno, si sa, attinge la propria opposizione alla guerra dalle sue
motivazioni personali, ma l'evento socialmente più significativo di questa
enorme opposizione di massa è che comunque si sta diffondendo una
impressionante capacità collettiva di non lasciarsi imporre dall'alto la
manipolazione del proprio cervello. Una sfida che dovrà essere
continuamente affrontata : anche durante e dopo questa sporca guerra.
Loro però sono andati avanti lo stesso e stanno facendo questa sanguinosa
guerra.
Tutti quelli che hanno cercato di bloccarla, manifestando in tutto il
mondo, rischiano di essere attraversati adesso da un triste senso di
impotenza. E di rassegnarsi a piegare la testa. Non può andare a finire
così.
Se per noi e per i nostri figli vogliamo veramente un mondo che non sia
condannato a subire perpetuamente le guerre che gli interessi dei potenti
ci imporranno, non dobbiamo darci per vinti. Dopo i 15 minuti di sciopero
lanciato dalla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) prima che la
guerra partisse, ci saremmo aspettati che venisse da loro proclamato il
blocco totale di tutti i lavoratori europei. Sarebbe stata la prima volta
che ciò avveniva e avrebbe segnato un importante passo in avanti nel dar
forza ai lavoratori. Purtroppo coloro che gestiscono dall'alto i lavoratori
che in tutto il mondo sono contro la guerra non hanno avuto il coraggio di
lanciare questa importante iniziativa.
Neppure in Italia Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di farlo.
Il 2 aprile le realtà sindacali nate dal basso hanno allora deciso di
lanciare una giornata di sciopero. E' una scelta che non poteva non essere
fatta. La grande volontà di mobilitazione che molti di noi hanno
manifestato il giorno dell'inizio della guerra non può essere buttata via.
E' un segnale di non rassegnazione che bisogna dare.
A qualunque organizzazione sindacale ciascuno di voi appartenga ( oppure
anche no ), vi invitiamo a partecipare tutti assieme a questa giornata di
sciopero, mandando a tutti il messaggio che dalla base dei lavoratori nasce
la forte volontà di costringere i governi, di oggi e di domani, a piantarla
di essere dei semplici giullari degli imperi guerrafondai.
Governi che contano di portare a casa da queste gue rre anche
l'imbarbarimento definitivo delle nostre condizioni di vita e di lavoro e
la devastazione totale dei nostri diritti.
Slai Cobas

Generale,
il tuo carro armato e' una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto :
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere e' potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più d'un elefante.
ma ha un difetto:
ha bisogno di un pilota.
Generale, l'uomo fa di tutto,
può volare e può uccidere.
ma ha un difetto :
può pensare .
Bertolt Brecht