Cobas - Sterfano Cose del ministero



CONFEDERAZIONE DEI COMITATI DI BASE
COBAS economia e finanze
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COSE DEL MINISTERO

Guardiamo le cose "del nostro ministero" dal punto di vista dei lavoratori
e non da quello di una dirigenza che mira ad autoriprodursi come gerarchia
sociale.
Regna sovrano il dubbio sul futuro del dicastero stesso e sembra e
l'impressione che niente funzioni è sempre più palpabile.
Nei corridoi la gente vaga cercando un perché mentre il lavoro è sempre più
mal pagato e male organizzato. E' come se tutti vivessimo un enorme mobbing.
Il rapporto di lavoro diventa ogni giorno più alienante perché non se ne
conoscono gli scopi. Non si capisce ancora come mai non ci siano reazioni
da parte del personale: questo ci fa riflettere sulla capacità di
sopportazione dell'impiegato statale, che prima o poi esploderà.
In situazioni di sfacelo come quella attuale, specie dal punto di vista
della sicurezza, della tutela e dell'igiene del posto di lavoro, ci viene
da ridere pensando all'organizzazione dei corsi di formazione per il
decreto legislativo 626/94. Sono completamente inutili ma non dal punto di
vista del formatore ma proprio per un'applicazione concreta nel palazzo di
via venti settembre o nelle sedi esterne ad esso.
Altro discorso è quello che riserviamo alla "riqualificazione".
Certo che cgil cisl(?) uil unsa hanno una bella faccia tosta a
ripresentarsi come difensori dei lavoratori, dopo aver svenduto per anni
l'essenza stessa del lavoro statale, aprendo con indifferenza la via alla
progressiva privatizzazione e precarizzazione che questo governo sta
brutalmente portando a termine.
Quello che non riusciamo a capire è come la menzogna, la falsa coscienza,
l'ipocrisia possano in realtà aver "mobbizzato" e reso inerme tutta una
categoria di lavoratori, che non riesce a trovare la forza (e forse non
vuoleŠŠ) per scrollarsi il giogo vergognoso e folle di meschini
rappresentanti sindacali che continuano ad usarli per i loro miseri scopi,
la propria carriera.
Il problema è ribellarsi, rompere questo muro di omertà, trovare la
capacità umana di resistere a questa guerra psicologica che quotidianamente
affrontiamo e che rende difficile il rapporto di lavoro.
Dobbiamo creare reti di solidarietà di solidarietà, organizzarci per dire
no ad un'oppressione sempre più soffocante e ristabilire il primato dei
nostri bisogni umani.
I COBAS sono un'organizzazione che non si pone problemi di gerarchia
interna ma vive nella capacità di autorganizzarsi dei lavoratori e nella
loro AUTONOMIA politica e sociale nei confronti di un sistema "moloch" che
nell'ideologia di dominio trova la sua risultanza gerarchica.
Se siamo forti nel rispondere ad una gerarchia ministeriale in questo posto
di lavoro, sarà facile per i nostri compagni disobbedienti contrastare i
progetti di guerra del capitale internazionale.
No alla guerra, senza se e senza ma
PACE subito