I: firme verso ONU



> Original Message -----
> > > From: "Marie-France Maurin" <m.france.m at virgilio.it>
> > > Subject: firme verso ONU
> > >
> > >
> > > > Carissimi e carissime amiche, è urgente. Con amicizia marie-france
> > > >
> > > > Care e cari amici,
> > > >
> > > > ho già riportato altre volte notizie da MoveOn che partecipa al
> cartello
> > > di
> > > > movimenti di opposizione alla guerra che ha per slogan win without
> war -
> > > > vincere senza guerra. Giunge ora un appello di emergenza per
> raccogliere
> > > > firme da tutto il mondo in calce ad una lettera che sarà presentata
ai
> > > > rappresentanti dei 15 paesi membri del Consiglio di Sicurezza
dell'ONU
> > > > GIOVEDI' 6 MARZO, in vista delle decisioni che il Consiglio dovrà
> > prendere
> > > > in merito alla richiesta degli USA di un "via libera" per bombardare
e
> > > > invadere l'Iraq. Se il Consiglio di sicurezza vota accettando una
> > seconda
> > > > risoluzione - scrive Eli Pariser, direttore di MoveOn - sarà molto
> > > difficile
> > > > scongiurare una guerra. Ma se la risoluzione non ottiene voti
> > sufficienti,
> > > > questo significherà un importante intralcio nei piani di invasione
> > > > dell'amministrazione Bush. Questa settimana può essere la nostra
> ultima
> > > > chance per "vincere senza guerra". Ecco il testo della lettera:
> > > >
> > > > Egregio Membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
> > > > siamo cittadini di paesi di ogni parte del mondo. Parliamo insieme
> > perché
> > > su
> > > > tutti noi inciderà la decisione nella quale il suo paese ha una
parte
> > > > rilevante - la decisione su come disarmare l'Iraq.
> > > > Il primo motivo per l'esistenza delle Nazioni Unite è indicato nel
> > > Preambolo
> > > > della Carta dell'ONU: "salvare le future generazioni dal flagello
> della
> > > > guerra che per due volte nel tempo della nostra vita ha portato
> > indicibili
> > > > sofferenze all'umanità". Se il suo paese sostiene una risoluzione
del
> > > > Consiglio di Sicurezza che autorizzi una guerracontro l'Iraq, lei
> > > > contraddirà direttamente quella Carta. Lei sosterrà una guerra non
> > > > necessaria, una guerra che immediatamente e nelle sue imprevedibili
> > > > conseguenze, potrebbe portare di nuovo "indicibili sofferenze
> > > all'umanità".
> > > > L'ONU è stata creata perpermettere alternative pacifiche alla
guerra.
> Le
> > > > ispezioni sugli armamenti che si stanno svolgendo sono un perfetto
> > esempio
> > > > appunto di tale alternativa, e il loro crescente successo è una
> > > > testimonianza del potere potenziale che l'ONU detiene. Sostenendo
> > rigorose
> > > > ispezioni invece della guerra, lei può indicare al mondo una reale
via
> > di
> > > > risoluzione dei conflitti senza spargimento di sangue. Ma se lei
> > sostiene
> > > > una guerra, ciò pregiudicherà la ragion d'essere stessa su cui le
> > Nazioni
> > > > Unite sono fondate.
> > > > Il presidente Bush sostiene che solo dando il loro appoggio ad una
> > guerra
> > > in
> > > > Iraq l'ONU può provare la propria rilevanza. Noi sosteniamo il
> > contrario:
> > > Se
> > > > il Consiglio di Sicurezza acconsente ad essere completamente
dominato
> da
> > > una
> > > > nazione membro, di fronte ad alternative percorribili, al buon senso
e
> > > > all'opinione pubblica mondiale, allora le Nazioni Unite si
troveranno
> si
> > > > troveranno sminuite nel loro ruolo ed efficacia e nella
considerazione
> > > > dell'umanità.
> > > > Non sosteniamo questa guerra. Per miliardi di cittadini in centinaia
> di
> > > > paesi e per le genrazioni future le cui vite saranno determinate
dalla
> > > > scelta a cui lei è chiamato a partecipare, le chiediamo di opporsi
> > > > fermamente alle pressioni dell'Amministrazione Bush e di sostenere
> > > rigorose
> > > > ispezioni per l'Iraq. Gli occhi del mondo sono su di lei.
> > > > In fede,
> > > > [numero] cittadini del mondo.
> > > >
> > > > Sottoscrivi OGGI e passa ad altri questa petizione.
> > > > Per sottoscrivere vai al sito www.moveon.org/emergency inserisci i
> tuoi
> > > dati
> > > > nelle apposite caselle e premi il sottostante invio (send).
> > > >
> > > > GLI ISPETTORI IN CASA BUSH
> > > >
> > > > Mi è stato segnalato il resoconto apparso su "Liberazione"
> > dell'iniziativa
> > > > lanciata a Porto Alegre di inviare ispettori negli Stati Uniti per
> > > > controllare le armi di distruzione di massa (chimiche e biologiche)
> > > detenute
> > > > dagli Stati Uniti. L'ispezione, o meglio un ben organizzato
tentativo,
> è
> > > > stato tentato e, naturalmente, respinto dalle autorità statunitensi.
> Ma
> > > > sotto le telecamere delle grandi catene televisive e in presenza di
> > > > giornalisti. La notizia, doppiata da un devastante (per
> > l'Amministrazione)
> > > > confronto televisivo organizzato dalla CNN, ha percorso gli Stati
> Uniti
> > ed
> > > > ha costituito uno straordinario successo mediatico. L'articolo che
> > > contiene
> > > > numerosi interessanti dettagli è contenuto nella pagina archivio
della
> > > > Commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione Chiese
> > > Evangeliche
> > > > in Italia al numero glam49.
> > > >
> > > > DUE BOICOTTAGGI IMPORTANTI
> > > >
> > > > Le notizie sono già circolate da qualche tempo, ma è bene allargare
il
> > più
> > > > possibile l'informazione:
> > > > ESSO - L'appello al boicottaggio della ESSO, diffuso tra l'altro da
> Pax
> > > > Christi, si basa sul fatto che la EXXON, che in Europa è
proprietaria
> > del
> > > > marchio ESSO, ha l'appalto di fornitura del carburante per
l'esercito
> > > > statunitense. Informa l'agenzia di stampa Defense Logistic che la
> EXXON
> > ha
> > > > vinto l'appalto di 48 milioni di dollari per la fornitura di
benzina,
> > > > gasolio e oli lubrificanti per esercito, marina, aviazione USA, NATO
e
> > > altre
> > > > agenzie collegate. La EXXON è già al centro di una campagna di
> > > boicottaggio
> > > > internazionale che coinvolge Gran Bretagna, USA, Francia, Austria,
> > > Germania
> > > > e Australia. Oggi persino la Deutsche Bank giudica a rischio
investire
> > > nella
> > > > multinazionale petrolifera più grande del mondo. Non è necessario
> > > ricordare
> > > > i legami tra l'Amministrazione Bush (Bush, Cheney, Rice, ecc.) e la
> > > potente
> > > > lobby legata all'industria petrolifera. Nel 2000 la EXXON ha
> contribuito
> > > > alla campagna elettorale del partito repubblicano con oltre un
milione
> > di
> > > > dollari. L'Amministrazione Bush ha prontamente ripagato il debito
> > > rifiutando
> > > > la ratifica del protocollo di Kyoto per la diminuzione dei gas serra
> > > > provocati dall'uso dei combustibili fossili che causano i rilevanti
> > > > cambiamenti climatici che rischiano di diventare irreversibili.
> > > > L'invito a non rifornirnirsi più alla ESSO è diffuso in Italia da
> > > > Greenpeace, I bilanci di giustizia, Il Centro Nuovo Modello di
> Sviluppo,
> > > > l'Associazione Botteghe del Mondo e la Rete Lilliput.
> > > > NESTLE' - A causa di una nazionalizzazione di un'azienda della
potente
> > > > multinazionale, avvenuta nel 1975 in Etiopia a causa di un colpo di
> > stato,
> > > > la Nestlé ha intentato causa a quel paese il cui Prodotto interno
> lordo
> > è
> > > > pari ad un ottavo del fatturato della multinazionale che chiede un
> > > > risarcimento di 6 milioni di dollari: Per principio, afferma: e cioè
> > > perché
> > > > il suo potere non sia minimamente scalfito dal minimo cedimento. La
> > > proposta
> > > > è di non consumare più, per un certo tempo, ma al più a lungo
> possibile,
> > > > prodotti della Nestlé come Nescafé e Nesquick. Ma nell'appello che è
> > > > riportato nella pagina archivio al numero glam50 è contenuto
l'elenco
> > > > dell'impressionante gamma di prodotti che fanno capo alla Nestlé. La
> > > > proposta è diffusa da "consumo critico" e cioè, se non sbaglio, dal
> > Centro
> > > > Nuovo Modello di Sviluppo.
> > > >
> > > > Quello che possiamo fare è molto poco. Ma quel poco, facciamolo.
> > > >
> > > > Un caro saluto a tutti e a tutte,
> > > > Franco Giampiccoli
> > > >
> > > > L'accesso alla pagina archivio si ha tramite il sito della
Federazione
> > > > www.fcei.it oppure direttamente all'indirizzo
> > > > www.fedevangelica.it/glam/glam03.asp
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > >
> >
>