Il Brescia social forum solidarizza con i 271 lavoratori e lavoratrici della Marzotto



 Spettabili redazioni,
vi inoltro il seguente comunicato stampa , con preghiera di diffusione
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti.
                            Mimmo Cortese
per il Brescia Social Forum

COMUNICATO STAMPA



Il Brescia social forum solidarizza con i 271 lavoratori  e lavoratrici
della Marzotto



Il Brescia social forum, riunito in assemblea plenaria venerdì 22 novembre
2002, esprime una sentita e profonda solidarietà  alle lavoratrici e ai
lavoratori della Marzotto di Manerbio, a Brescia.



Intendiamo manifestare a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici,
colpiti così duramente dal licenziamento e dalla prospettata chiusura dello
stabilimento, la più forte e convinta adesione alla loro lotta per la
difesa del posto di lavoro.



Abbiamo saputo dai lavoratori che la dirigenza aziendale - dopo avere
dimostrato il massimo disprezzo nei loro confronti anche per i metodi usati
-  si è detta "dispiaciuta" di questa situazione,  adducendo le scelte
fatte a ragioni di "mercato" interno e internazionale.



Vogliamo dire ai lavoratori e alle lavoratrici della Marzotto che la loro
lotta si intreccia con la nostra, con le profonde ragioni del movimento per
la globalizzazione dei diritti e della solidarietà, contro le spietate e
guerresche politiche liberiste che stanno seminando ingiustizie e
distruzione in tante parti del pianeta.



Vogliamo dire ai lavoratori e alle lavoratrici della Marzotto che la loro
lotta è la nostra lotta.



La dirigenza aziendale sembra voglia spostare le attuali produzioni
all'estero. Forse in un paese asiatico. Per ragioni di "mercato".



Sappiamo bene quali saranno le conseguenze di questa scelta. Si
sfrutteranno altri lavoratori, negando loro diritti elementari, erogando
loro stipendi da fame, in condizioni sanitarie sotto la soglia della
dignità umana, senza nessuna sicurezza per la propria vita; strappando - in
migliaia di situazioni - un numero impressionante di bambini al loro
diritto al gioco, alla gioia, ad una crescita equilibrata e serena, per
ridurli a schiavi, a merce.

Così avviene, di norma, nel mercato delle magnifiche sorti e progressive
della globalizzazione.



Sono queste le indecenti e indicibili "ragioni di mercato".



La vostra lotta, la nostra lotta, non si può fermare.



Un altro mondo è possibile!




Brescia Social Forum



27 novembre 2002