CGIL Liguria e Social Forum Genovese aderiscono alla manifestazione del 30.11 a Torino



COMUNICATO STAMPA



Il giorno 30 novembre si terrà a Torino una grande manifestazione contro la
legge Bossi Fini e contro l'indegnità dei cosiddetti Centri di Permanenza
Temporanea che si sono rivelati veri e propri carceri per innocenti.

Il fenomeno epocale delle migrazioni, generate da enormi disparità di
reddito e di qualità della vita tra il nord e il sud del mondo, viene
ridotto ad una mera questione di ordine pubblico. I migranti perdono la
loro dignità di persone e diventano una merce, braccia da lavoro, buoni
solo per svolgere i lavori più faticosi e dequalificati, senza nessuna
garanzia e senza nessun diritto.

La legge Bossi Fini rende insostenibili le condizioni delle lavoratrici e
dei lavoratori migranti, li sottopone ai ricatti dei datori di lavoro,
impedisce loro di ricongiungersi con i propri familiari, li trasforma in
prototipi della precarietà, dell'insicurezza, dell'impossibilità di avere
un progetto.

La legge Bossi Fini, introducendo il cosiddetto "contratto di soggiorno",
infligge un colpo ai contratti collettivi di lavoro e sottrae le
lavoratrici e i lavoratori migranti alle loro tutele.

Andiamo a Torino per ripetere ancora una volta che i diritti, tutti i
diritti, sono indivisibili e che una società democratica non può accettare
che esistano persone con diritti ridotti a causa della loro nazionalità.

La detenzione per chi non ha commesso reati è prevista dalla Costituzione
solo in casi straordinari e i CPT sono invece una risposta ordinaria alla
presenza di stranieri irregolari. Si tratta peraltro di una detenzione al
di fuori delle garanzie, che viene fatta con regole ed in spazi che variano
da caso a caso.

L'arbitrarietà ha dato i risultati che conosciamo in relazione al rispetto
dei diritti umani e l'apertura di questi centri segna un arretramento forte
nelle garanzie dei luoghi di detenzione.

Da qui la certezza che i CPT sono anticostituzionali.

La battaglia contro la disuguaglianza di fronte alla legge tra cittadini
italiani e stranieri in materia di garanzie giuridiche è una battaglia di
civiltà.

Sui diritti umani non ci sono scorciatoie possibili.

Le politiche di repressione nei confronti dei migranti sono un primo passo
verso una diminuzione delle garanzie per tutti.

Contro questa cultura antidemocratica saremo tutti in piazza a Torino il 30
novembre.



CGIL Liguria e Social Forum Genovese