Gli emendamenti consentirebbero di avviare una politica di rilancio per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco



RdB P.I. settore vigili del fuoco: presentati due emendamenti alla finanziaria

				Gli emendamenti consentirebbero di avviare
una politica di rilancio per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco

				Lavoratori, in occasione della discussione
parlamentare sulla legge Finanziaria (A.C. 3200), la RdB ha fatto
presentare due emendamenti che consentirebbero di avviare una politica di
rilancio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il contenuto degli
emendamenti modifica gli articoli 20 e 21 della legge Finanziaria. Art…Sono
incrementate ulteriormente di 84 milioni di euro a decorrere dal 2003 le
risorse per la contrattazione collettiva nazionale previste dall'articolo
16, comma 1 della legge 28 dicembre 2001, n.448 da destinare al personale
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per le attività di soccorso
tecnico urgente e di protezione civile. Art…in deroga al divieto di cui al
comma 4, si prevede per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco
l'assunzione di 2000 unità per l'anno 2003, 1500 unità per l'anno 2004.
Nell'ambito delle procedure di autorizzazione all'assunzione si immette in
servizio prioritario gli addetti a compiti connessi al soccorso tecnico
urgente e alla protezione civile nonché degli idonei ai concorsi espletati
alla data del 29 settembre. A tal fine il fondo di previsione del ministero
dell'Economia e delle finanze previsto al comma 5 è incrementato di 84
milioni di euro per il 2003 e 63 milioni di euro per il 2004. Le risorse
impiegate dal Governo per il rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti,
come emerso nella contrattazione con il Ministro Frattini, sono a giudizio
della RdB del tutto inadeguate e comportano l'ennesima perdita del potere
d'acquisto nei salari.	Il Governo, in questi mesi, ha utilizzato i
lavoratori vigili del fuoco anche per fini propagandistici, paventando
assunzioni e riconoscimenti al personale del Corpo.	La RdB chiede al
Governo e al Parlamento di avviare immediatamente una politica di rilancio
del Corpo nazionale che preveda l'assunzione degli idonei ai concorsi e
l'effettivo stanziamento di risorse per ottenere i salari europei. La data
del 18 ottobre è uno sciopero anche contro la legge Finanziaria e l'accordo
del 4 febbraio tra Governo Cgil, Cisl e Uil sul pubblico impiego. Oltre a
bloccare le assunzioni e smantellare ulteriormente la pubblica
amministrazione si rinvigorisce la concertazione e la politica dei redditi.
NO ALLA POLITICA DEI REDDITI NO AL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI 18 OTTOBRE
SCIOPERO NAZIONALE CON MANIFESTAZIONI REGIONALI INDETTE DAL SINDACALISMO DI
BASE

Roma 16/10/2002

Stefano Del Medico

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